Stop alle cartelle sotto i mille euro, conviene a tutti basta fare due conti

La sanatoria cartelle (stralcio fino a 1.000 euro e rottamazione quater) prevista nella manovra di bilancio 2023 è un qualcosa che conviene a tutti
2 anni fa
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Non si tratta di condono o colpo di spugna, ma solo di norme di buonsenso e vantaggiose per famiglie, imprese ed anche lo Stato. Si esprime in questo senso il premier, Giorgia Meloni, sulla sanatoria cartelle prevista nella manovra di bilancio 2023 e lo fa in un videomessaggio d’intervento all’Assemblea di Confesercenti del 13 dicembre 2022.

Durante il suo intervento il primo ministro spiega anche perché lo stralcio dei debiti fino a 1.000 euro per carichi affidati all’Agente Riscossione fino dal 2000 al 2015 è un qualcosa che conviene a tutti.

Ricordiamo che la manovra prevede due importanti misure che permetteranno un po’ di respiro per gli italiani.

Ci riferiamo allo stralcio ed alla rottamazione cartelle.

Debiti annullati e debiti rottamati

In primis, la finanziaria 2023, stabilisce l’annullamento automatico, alla data del 31 gennaio 2023, di quei debiti iscritti a ruolo di importo fino a 1.000 euro per carichi affidati all’Agenzia Entrate Riscossione (o altro ente di riscossione) dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.

Una cancellazione automatica, senza che il cittadino dovrà presentare domanda. Due sono i requisiti richiesti per capire quali debiti rientrano nello stralcio totale, ossia:

  • deve trattarsi di un debito con il fisco la cui riscossione risulti affidata all’agente nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2015
  • il debito non deve superare i 1.000 euro (tale importo deve intendersi comprensivo di imposta, sanzione ed interessi per la tardata iscrizione a ruolo).

Nella sanatoria cartelle della manovra 2023 c’è anche la definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 (a prescindere dall’importo del debito).

Si tratta della c.d. rottamazione quater, che si concretizza nella possibilità di pagare solo l’imposta (o la tassa) omessa, con azzeramento di sanzione ed interessi. Qui però per aderirvi bisognerà fare domanda all’Agenzia Entrate Riscossione (o altro ente di riscossione competente) entro il 30 aprile 2023.

Poi bisognerà pagare il dovuto in unica soluzione (entro il 31 luglio 2023) oppure a rate (massimo 18).

Trovi qui tutte le scadenze della rottamazione quater.

Sanatoria cartelle, la convenienza è per tutti

Nel suo intervento all’Assemblea 2022 di Confesercenti, come anticipato, Giorgia Meloni spiega il perché questa edizione di sanatoria cartelle è un qualcosa conveniente per tutti. Queste le sue parole:

Le cartelle inferiori a mille euro notificate fino al 2015 vengono stralciate, banalmente, perché il costo della riscossione sarebbe più alto rispetto a quello che si incasserebbe. Per tutte le altre cartelle si paga il dovuto, con una piccola maggiorazione e dando una maggiore possibilità di rateizzazione, ma tutti pagheranno il dovuto. In questo modo noi possiamo far rientrare in carreggiata, diciamo così, tante famiglie, tante imprese, soprattutto quelle più piccole, maggiormente in sofferenza.

Dunque, la sanatoria permetterà alle famiglie ed imprese di rialzarsi ed allo Stato di risparmiare i costi di riscossione.

Il premier poi si sofferma anche su un’altra norma contenuta in manovra contro l’evasione fiscale, ossia quella che prevede sanzioni per le c.d. partita IVA apri e chiudi.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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