Gli italiani stamattina si sono svegliati con la nuova legge di bilancio 2023. È stata infatti approvata nel Consiglio dei Ministri di ieri 21 novembre 2022 ma conclusosi solo in nottata. Oggi tutti i Tg nazionali e tutte le testate giornalistiche (online e carta stampata) dedicano ampio spazio alle misure in essa contenute.
Dalla riforma del reddito di cittadinanza, all’innalzamento della soglia ISEE per il bonus luce e gas. Dalla nuova edizione della sanatoria cartelle di pagamento con stralcio debiti fino a 1.000 euro al debutto di Quota 103 per le pensioni.
E tra le notizie di maggior interesse per le famiglie italiane c’è proprio la nuova edizione della sanatoria cartelle che però, rispetto a quanto circolava nei giorni precedenti, è prevista con una modalità più leggera.
Le voci prima della manovra di bilancio 2023
Le novità corrono così veloci al punto tale che quanto scritto prima sulla rottamazione cartelle 2023 non è (in parte) già più vero poche ore dopo quando iniziano a circolare le misure ufficiali della manovra.
Secondo le anticipazioni che circolavano, infatti, prima che il governo rendesse pubblica l’approvazione della legge di bilancio 2023, si diceva che la nuova sanatoria cartelle doveva prevedere:
- uno stralcio totale per debiti iscritti a ruolo fino al 2015 e di importo fino a 1.000 euro.
- per i debiti iscritti a ruolo di importo compreso tra 1.000 euro e fino a 3.000 euro le indiscrezioni parlavano di due possibili ipotesi, ossia uno stralcio del 50% del debito e, quindi, un saldo del restante 50% (da poter pagare in due rate) oppure uno stralcio dell’80% ed un saldo del 20% da pagare in unica soluzione. Per il saldo e stralcio bisognerà fare domanda e dimostrare di trovarsi in situazione di difficoltà economica
- in caso di debiti iscritti a ruolo di importo superiore a 3.000 euro, doveva esserci la rottamazione quater, Quindi, pagamento solo delle imposte dovute (da poter rateizzare) con annullamento totale o parziale di sanzione ed interessi.
Sanatoria cartelle, le misure per il 2023
Le cose, invece, non saranno così.
- conferma lo stralcio completo automatico dei debiti fino al 2015 di importo fino a 1.000 euro (in questo caso, senza necessità di domanda, sarà l’Agenzia Entrate Riscossione a cancellare automaticamente il debito)
- rateizzazione dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi a causa dell’emergenza Covid, caro bollette e difficoltà economiche non ha versato le tasse
- applicazione di una sanzione minima del 5% sui debiti degli anni 2019 e 2020 con possibilità di la rateizzazione fino a 5 anni (una sorta di rottamazione quater insomma).
Intanto, tra pochi giorni termina anche l’edizione rottamazione ter con applicazione dei 5 giorni di tolleranza (scadenza fissata al 5 dicembre 2022).