Il 2023, per i contribuenti aventi debiti con il fisco, sarà ricordato tra l’altro come quello delle “sanatorie”.
Con la legge di bilancio 2023, infatti, il legislatore ha permesso ai contribuenti di mettere in regola la propria situazione debitoria usufruendo anche di qualche risparmio. Ad esempio, con la rottamazione cartelle (la quater) si è consentito di sanare i debiti affidati all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Aderendo a questa definizione agevolata si paga solo la quota capitale del debito, azzerando sostanzialmente sanzioni e interessi.
Ma non solo sanatoria cartelle, ma anche sanatoria avvisi bonari, sanatoria liti fiscali e altro ancora. Alcune sono giù chiuse (nel senso che sono scaduti i termini per aderire e pagare) altre, invece, sono ancora aperte.
Eccone un breve riepilogo.
Le definizioni agevolate ancora aperte
Ad oggi, 18 settembre 2023, diverse sono le sanatorie ancora aperte. Quindi, quelle verso cui esiste ancora la chance di goderne. In dettaglio, sono ancora aperte le seguenti definizioni agevolate:
- errori formali (versamento prima o unica rata in scadenza il 31 ottobre 2023)
- rottamazione quater (domanda che scade il 2 ottobre 2023 per coloro che, al 1° maggio 2023, avevano residenza, sede legale o operativa in uno dei comuni di cui all’allegato 1 decreto alluvioni)
- ravvedimento speciale (rimozione della violazione e versamento del dovuto entro il 30 settembre 2023, che slitta al 2 ottobre)
- sanatoria liti fiscali (scadenza domanda e versamento unica soluzione o prima rata entro il 30 settembre 2023, che passa al 2 ottobre 2023)
- sanatoria criptovalute (scadenza per mettersi in regola fissata al 30 novembre 2023)
- conciliazione agevolata (accordo conciliativo entro il 30 settembre 2023 e versamento unica o prima rata entro 20 giorni successivi)
- remissione in bonis omessa comunicazione opzione di cessione credito e sconto in fattura per spese 2022 e rate residue spese 2020 e 2021 (presentazione della comunicazione e versamento sanzione di 250 euro entro il 30 novembre 2023)
- sanatoria avvisi bonari anno d’imposta dal 2019 al 2021 notificati dopo il 1° gennaio 2023.
Sanatorie chiuse
Si è chiusa il 30 giugno 2023 la possibilità di aderire alla sanatoria cartelle di pagamento (rottamazione quater).
A chi ha fatto richiesta, arriverà la comunicazione di accoglimento o rigetto. Tale comunicazione arriva entro il 30 settembre 2023 (ovvero entro il 31 dicembre 2023 per gli alluvionati). Se di accoglimento, bisognerà poi pagare il dovuto alle scadenze indicate nella comunicazione stessa.
Se non si paga alla scadenza, lo si può ancora fare entro i 5 giorni successivi. Ma se si lasciano passare anche i 5 giorni senza pagare, pur una sola rata, si decade dalla rottamazione.
Tra le sanatorie chiuse rientra anche lo stralcio automatico dei debiti fino a 1.000 euro. Un’operazione questa che andava fatta direttamente dall’Agente riscossione entro il 30 aprile scorso.
Scaduto il 31 marzo 2023 anche il termine per sanare l’omesso delle rate dovute a seguito di acquiescenza, ovvero accertamento con adesione e reclamo/mediazione.
Riassumendo…
- a oggi, 18 settembre 2023, rientrano tra le sanatorie ancora aperte:
- errori formali
- rottamazione quater per alluvionati, ossia per coloro che, al 1° maggio 2023, avevano residenza, sede legale o operativa in uno dei comuni di cui all’allegato 1 decreto alluvioni
- ravvedimento speciale
- sanatori liti fiscali
- sanatoria criptovalute
- conciliazione agevolata
- remissione in bonis omessa comunicazione opzione di cessione credito e sconto in fattura per spese 2022 e rate residue spese 2020 e 2021
- sanatoria avvisi bonari anno d’imposta dal 2019 al 2021 notificati dopo il 1° gennaio 2023
- a oggi, 18 settembre 2023, rientrano, invece, tra le principali sanatorie chiuse:
- rottamazione quater per i NON alluvionati
- saldo e stralcio debiti fino a 1.000 euro
- omesso versamento rate di acquiescenza, accertamento con adesione e reclamo/mediazione.