Il decreto Sblocca Italia ha portato diverse novità nel settore immobiliare, arrivando finalmente a regolamentare l’affitto con riscatto, il cd. Rent to buy. Molti ne parlano già da qualche tempo, ma in realtà di cosa si tratta? E cosa prevede la normativa?
Affitto con riscatto: cosa prevede il dl sblocca Italia
La formula del Rent to buy o affitto con riscatto è una modalità di compravendita che offre notevoli vantaggi finanziari all’acquirente, grazia alla possibilità di pagare inizialmente un acconto pari al 6% del prezzo pattuito, e di capitalizzare il 50% dell’affitto, che va a creare un conto deposito per tre anni (se viene concordato un canone di 800 euro, 400 saranno a fondo perduto per la locazione, i restanti verranno invece salvati come acconto).
Il decreto Sblocca Italia regolamenta l’affitto con riscatto
Quella del Rent to buy è una formula proposta già da tempo dal mercato immobiliare, pur senza una specifica normativa al riguarda; lo Sblocca Italia (art. 23) fissa dei paletti e pone ufficialmente le basi per una nuova modalità di compravendita, ora libera dal rischio dell’incertezza della norma. Vediamone gli effetti su venditori e acquirenti. Innanzitutto si tratta di una fusione tra un contratto di acquisto ed uno vendita; il rent to buy, infatti, permette di inglobare una quota del costo della casa nel canone di locazione, ma al tempo stesso garantisce al venditore la risoluzione del contratto quando non vengano pagati degli importi minimi (la norma lascia libertà di scelta su questa voce, ma stabilisce come tetto minimo 1/20 dei canoni non pagati) .
Rent to buy: come vengono tutelati acquirente e venditore
In caso di inadempienza del venditore, che porta al mancato acquisto della casa, il locatore/acquirente ha diritto al rimborso della quota prezzo pagata fino a quel momento, con l’aggiunta degli interessi legali.