Manca poco più di un mese alla prima scadenza IMU dell’anno. Entro il 16 giugno 2022 si versa l’acconto IMU 2022. Mentre per il saldo il giorno ultimo è stabilito al 16 dicembre 2022.
Per immobili stabiliti in alcuni comuni, tuttavia, con apposita delibera si è deciso di prorogare la data dell’acconto. Per altri comuni, invece, non si va alla cassa per via di eventi poco fortunati.
Andiamo con ordine.
Presupposto dell’IMU (Imposta Unica Municipale) è il possesso di immobili. E’ un tributo di competenza comunale e dovuto in base alla percentuale ed ai mesi di possesso nell’anno.
Si paga in acconto e saldo. In dettaglio:
- acconto IMU, si paga entro il 16 giugno dell’anno
- saldo IMU, si paga entro il 16 dicembre dello stesso anno.
Se il giorno di scadenza cade di sabato o altro giorno rosso di calendario, si slitta al primo giorno lavorativo successivo.
Acconto IMU 2022, dove non si paga il 16 giugno
Come anticipato, l’IMU è di competenza del comune. Ogni comune, nell’ambito della propria autonomia regolamentare, può deliberare (sempre nel rispetto delle norme nazionali) proprie disposizioni. Tra queste la possibilità di differire il versamento o la possibilità di stabilire esenzioni oltre quelle previste dalla normativa generale.
Ecco, quindi, che un comune in provincia di Forlì-Cesena in Emilia Romagna, ha deciso di dare un po’ di respiro ai possessori di immobili ivi situati. Pariamo del comune di Meldola, dove è sancito che l’acconto IMU 2022 può versarsi, invece che entro il 16 giugno 2022, entro il 16 settembre 2022. Il tutto senza applicazione di sanzione ed interessi.
L’auspicio è che anche altri comuni italiani possano seguire questo esempio. Sarebbe un modo per tendere la mano a famiglie che in questi ultimi tempi fanno i conti con un caro prezzi divenuto incontrollabile.
Ci sono poi altri comuni italiani dove il versamento è ancora sospeso per via dei danni causati agli immobili da eventi calamitosi. Parliamo, ad esempio, dei comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno, ubicati sull’isola di Ischia. Qui, per i possessori di immobili danneggiati dal terremoto del 21 agosto 2017, il pagamento dell’IMU resta sospeso fino al 2023.