La scadenza IMU del 16 giugno è sempre più vicina. Entro tale data dovrà essere versato l’acconto IMU 2022. Il contribuente può decidere di effettuare il versamento in unica soluzione. L’IMU può essere pagata con l’F24, con il bollettino di c/c postale, utilizzando la piattaforma PagoPA.
Detto ciò, i coniugi devono seguire delle regole bene precise laddove posseggano due immobili diversi. Ciò vale sia nel caso in cui gli immobili si trovino nello stesso Comune sia se sono situati in due Comuni diversi.
L’acconto IMU
Al 16 giugno scade l’acconto IMU 2022. Il calcolo dell’acconto è effettuato applicando l’aliquota e la detrazione dei dodici mesi dell’anno precedente. Il saldo si versa invece entro il 16 dicembre, sulla base delle aliquote risultanti dal prospetto pubblicato nel sito internet del Dipartimento delle finanze del Ministero dell’economia e delle finanze, alla data del 28 ottobre di ciascun anno. Se già disponibili, tali aliquote possono essere utilizzate anche per l’acconto.
Sul versamento IMU, considerate le disposizioni di cui al comma 761 della Legge 160/2019, nonchè i chiarimenti di cui alla circolare Mef del 18 marzo 2020, n° 1/DF:
- l’imposta e’ dovuta per anni solari proporzionalmente alla quota e ai mesi dell’anno nei quali si e’ protratto il possesso,
- il mese durante il quale il possesso si e’ protratto per piu’ della meta’ dei giorni di cui il mese stesso e’ composto e’ computato per intero.
Dunque, l’acconto IMU si paga sulla base dei mesi di possesso del 1° semestre.
Le indicazioni per i coniugi
In base alle norma attualmente in vigore, l’IMU non deve essere pagata dai proprietari di immobili destinati ad abitazioni principale non di lusso. L’IMU, invece, è dovuta sull’abitazione principale di categoria catastale di lusso e relative pertinenze. Ad ogni modo, per l’abitazione principale di lusso, si applica un’aliquota agevolata ed una detrazione di 200 euro (da rapportarsi ai mesi ed alla percentuale di possesso).
Detto ciò, dopo l’entrata in vigore del D.L. 146/2021, c.d. decreto fiscale nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in Comuni diversi:
- le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile,
- scelto dai componenti del nucleo familiare.
Non fa non fa più differenza se i due immobili in cui i coniugi hanno stabilito, differenziando, la loro dimora abituale e la residenza, siano nello stesso Comune o in Comuni diversi tra loro.
Pertanto, a partire dal 2022 la legge riconosce l’esenzione IMU per una sola abitazione. Tale novità è da tenere bene a mente per la prossima scadenza IMU.
Prima di tale intervento, se i due immobili erano situati in Comuni diversi, le agevolazioni (o l’esonero) per l’abitazione principale spettavano per entrambi gli immobili.
Conclusioni
Nel verificare l’obbligo di pagamento dell’acconto, i coniugi devono stare ben attenti alle indicazioni sopra analizzate. Se fino allo scorso anno, il Mef era pro contribuente nell’interpretazione della norma di cui al comma 741 della Legge n°160/2019, mentre la Giurisprudenza aveva fornito tutt’altro orientamento, quest’anno non c’è nulla da interpretare. Laddove i coniugi abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in comuni diversi, le agevolazioni per l’abitazione principale si applicano per un solo immobile.
Per l’altro si dovrà rispettare la scadenza IMU del 16 giugno.