Scandalo banche, ecco perché Mattarella ha impedito le dimissioni di Visco

Ecco le ragioni per cui il presidente Sergio Mattarella avrebbe fermato le dimissioni del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco.
9 anni fa
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Serve, dunque, che alla Bundesbank tenga testa un ampio, solido e credibile fronte dei contrari alla proposta, che magari riesca a smussarne gli angoli, rinviando la questione a tempi migliori. Inoltre, dalla Bundesbank è arrivata una netta chiusura alla proposta della Commissione europea di creare una garanzia unica sui depositi bancari, in modo da dare vita al terzo pilastro della cosiddetta Unione bancaria. I tedeschi non vogliono mutualizzare i rischi, specie perché credono che la solidità dei bilanci bancari sia ancora troppo legata a quelle delle politiche fiscali nazionali, proprio per il tramite dei titoli di stato in pancia.

Dunque, sarebbero, anzitutto, questioni di politica sovranazionale ad avere spinto Mattarella a tenere al suo posto Visco? Sì e no. Avranno certamente pesato, ma forse il Quirinale ha voluto lanciare anche un messaggio al premier: la sua strabordante forza, ostentata in ogni occasione, non può spingersi fino a ipotizzare che tutte le istituzioni repubblicane siano modellate a sua immagine e somiglianza. Oltre tutto, potrebbe anche esserci stata la sensazione che il governo stia cercando una vittima sacrificale da immolare per allontanare l’attenzione mediatica dal ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, nell’occhio del ciclone per il coinvolgimento del padre (ex dirigente di Banca Etruria, uno dei 4 istituti salvati dal governo Renzi) nella vicenda.    

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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