La domanda che un’ampia categoria di lavoratori si fa costantemente è una: è possibile scaricare l’auto aziendale così da dedurne il 100%? Quello di dedurre i il costo dei veicoli aziendali è uno dei tanti tentativi per riuscire a pagare un po’ meno di tasse. In questo caso si potrebbe tirare un sospiro di sollievo in un momento in cui le finanze personali sono già abbastanza prese di mira dall’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità.
Ebbene, la possibilità di scaricare l’auto aziendale al 100% come bene strumentale esiste grazie al principio di inerenza, ma le regole da rispettare sono molte e piuttosto stringenti.
Scaricare l’auto aziendale al 100%: cos’è il principio di inerenza
Il principio di inerenza, in base all’Art.109, comma 5, del Tuir (D.P.R.n. 917/1986), prevede che tutti i costi inerenti all’azienda siano deducibili. È ovviamente imperativo riuscire a dimostrare che l’utilizzo del bene, come l’auto aziendale, viene fatto in nome e per conto dell’azienda e per i soli ed esclusivi fini aziendali. Le voci di spesa e i componenti negativi, eccetto gli oneri fiscali e i contributi, possono essere dedotti solo se riguardano l’attività svolta e nella misura in cui sono inerenti. Come sfruttare, dunque, il principio di inerenza per scaricare l’auto aziendale?
In caso di controllo, affermare che la vettura si utilizza solo per lavoro non è sufficiente per passarla liscia. Per prima cosa, il mezzo deve essere da subito acquistato per conto della società. Poi, deve essere utilizzato ai soli scopi aziendali ed è necessario dimostrare che sia indispensabile per poter svolgere l’attività dell’azienda. Per il Fisco, infatti, l’auto aziendale è considerata un bene strumentale nel momento in cui non ha impiego al di fuori dell’attività produttiva.
Per dedurne l’IVA e il costo al 100%, quindi, è necessaria un’autodichiarazione in cui si specifica che l’autovettura viene utilizzata esclusivamente per l’attività legata alla S.
I veicoli deducibili al 100%
Tra i veicoli deducibili al 100% rientrano ovviamente tutti quelli commerciali come:
- i taxi;
- le auto per noleggio con conducente;
- le auto delle scuole guida;
- le auto di cortesia degli autonoleggi;
- le auto delle imprese di pompe funebri;
- i furgoni;
- i furgoncini;
- gli autocarri;
- i camion.
Di fatto, il Fisco è molto meno permissivo che in passato e oggi include nel principio di inerenza una serie di veicoli di cui difficilmente si fa un utilizzo promiscuo.
I casi in cui è prevista la totale deducibilità
Per riassumere, quindi, per scaricare al 100% l’auto aziendale intestata all’impresa e dedurre l’acquisto e le spese correlate deve rientrare nelle seguenti categorie:
- auto il cui uso è esclusivamente strumentale all’attività dell’imprenditore;
- auto la cui produzione o vendita rappresenta l’attività dell’azienda;
- auto e veicoli per fornire un servizio di trasporto pubblico.
Nel caso dei rappresentanti e degli agenti di commercio è prevista una deducibilità dell’80% sull’acquisto dell’auto fino a 25.823 mila euro e sulle spese di utilizzo, con un massimale per l’ammortamento pari all’80% e una detrazione dell’iva sull’acquisto pari al 100%. Per i veicoli che portano dai 9 passeggeri in su, invece, i regolamenti e i limiti per la deducibilità sono diversi e specifici a seconda della funzione.