Il bollo auto è forse una delle tasse più odiate dagli italiani, in quanto grava su tutti i proprietari di automobili, indipendentemente dal loro effettivo utilizzo.
Ad ogni modo, il nostro ordinamento prevede delle tipologie di sconti ed esenzioni per alcune categorie di contribuenti. Questi possono dipendere dalla tipologia di veicolo o da alcune condizioni in cui si trova il suo stesso titolare. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Bollo auto cos’è e a chi spetta?
Il bollo auto è una tassa che generalmente viene gestita dalle Regioni.
Sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere proprietari del veicolo registrato al PRA.
Il termine di pagamento per il bollo auto è fissato nell’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione della vettura.
Ecco le tre categorie che non pagano il tributo
Come già detto in apertura, alcune categorie di automobilisti possono usufruire di importanti sconti sul bollo auto e, in alcuni casi, a delle vere e proprie esenzioni.
Innanzitutto, sono esonerati dal pagamento del bollo auto i contribuenti che hanno diritto alla cosiddetta Legge 104. In particolare, tale esenzione spetta ai disabili a cui è intestata l’auto o ad un familiare di cui è fiscalmente a carico.
In altri casi, invece, il nostro ordinamento prevede degli sconti sulla tassa automobilistica che dipendono dal tipo di auto posseduta. L’esenzione spetta per le auto storiche con più di 30 anni, anche se, in questo caso, bisognerà pagare una tassa di circolazione, dovuta solo se l’automobile è immessa in strade o aree pubbliche. L’entità dell’imposta varia, da regione a regione, tra i 25,82 a 31,24 euro.
Chi possiede un’auto di età compresa tra i 20 e i 29 anni, di interesse storico e collezionistico, potrà fruire di uno sconto del bollo auto pari al 50%.
Infine, i proprietari di un’auto elettrica possono beneficiare di un’esenzione totale per i primi cinque anni a decorrere dalla data di prima immatricolazione; per gli ulteriori anni bisogna pagare un importo pari ad un quarto di quello previsto per i corrispondenti veicoli a benzina.
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