Sconto ILIA comodato, come risparmiare la metà dell’imposta

Come per l’IMU, è previsto lo sconto ILIA comodato. Ecco tutti i requisiti da rispettare per pagare la metà dell’imposta
2 anni fa
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Sconto ILIA comodato, come risparmiare la metà dell’imposta

Sta per fare il suo debutto la nuova ILIA. Parliamo dell’imposta che il Friuli Venezia Giulia (regione italiana autonoma) ha voluto al posto dell’IMU per gli immobili che si trovano nei propri comuni.

In sostanza, con legge regionale n. 17 del 2022, il Friuli ha deciso che, dal 2023, i possessori di immobili situati nel proprio territorio devono pagare l’ILIA (Imposta locale immobiliare autonoma). Un tributo che sostanzialmente ha la stessa disciplina dell’IMU con qualche piccola differenza (ad esempio, aliquote diverse).

Anche l’ILIA la devono pagare i possessori di immobili. Anche qui per possessori devono intendersi il proprietario o chi altro ha sull’immobile un diritto reale di godimento (usufrutto, enfiteusi, ecc.). NON la paga l’inquilino o il comodatario.

Anche per l’ILIA sono previsti, ad esempio, esenzione abitazione principale e gli sconti al 50% come per l’IMU. Proprio con riferimento a questi ultimi, quindi, c’è lo sconto ILIA comodato, così come c’è lo sconto IMU comodato tra genitori e figli.

Lo sconto IMU comodato ai figli

Il legislatore prevede uno sconto IMU 50% comodato gratuito tra genitori e figli. Quindi, nel caso in cui il genitore cede in comodato al figlio oppure viceversa.

Affinché il risparmio sia applicabile è necessario che siano rispettati una serie di requisiti. In primis è richiesto che la casa data in comodato NON sia di categoria catastale di lusso. Quindi, deve essere di categoria catastale diversa da A/1, A/8 e A/9.

Oltre a questa condizione è anche necessario che siano rispettati tutti questi altri requisiti:

  • il comodatario (ossia, chi tra genitore e figlio riceve l’immobile in comodato dall’altro), deve destinare tale immobile a propria abitazione principale (deve, quindi, averci dimora e residenza)
  • il contratto di comodato deve risultare regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate
  • il comodante (ossia, chi tra genitore e figlio cede l’immobile in comodato all’altro), deve possedere in Italia la sola abitazione concessa in comodato. Oppure deve possieda oltre a quest’ultima, solo un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9
  • il comodante deve avere residenza anagrafica nonché dimora abituale nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato.

Sconto ILIA al 50% (chiarimenti)

Come anticipato la legge regionale n.

17 del 2022 del Friuli Venezia Giulia, stabilisce che per l’ILIA si applicano gli stessi sconti 50% previsti per l’IMU. Quindi, c’è anche lo sconto ILIA comodato tra genitori e figli.

A tal proposito, tuttavia, nella Circolare n. 1 del 2023, la stessa regione precisa che

il requisito del possesso di una sola abitazione in capo al comodante non deve essere riferito all’intero territorio nazionale, così come avviene per l’IMU, bensì al territorio regionale.

Tale chiarimento si è reso necessario in ragione del fatto che, con l’istituzione dell’ILIA, l’ambito territoriale di efficacia della norma diventa appunto quello della sola regione Friuli.

Sconto ILIA comodato, tutti i requisiti per pagare la metà

Quindi, in conclusione, lo sconto ILIA comodato tra genitori e figli si applica a condizione che siano rispettati tutti i seguenti requisiti:

  • la casa data in comodato NON sia di categoria catastale di lusso
  • il comodatario deve destinare tale immobile a propria abitazione principale
  • il contratto di comodato deve risultare regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate
  • il comodante, deve possedere nel Friuli Venezia Giulia la sola abitazione concessa in comodato. Oppure deve possedere oltre a quest’ultima, solo un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9
  • il comodante deve avere residenza anagrafica nonché dimora abituale nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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