Sconto IMU 2024 comodato al figlio, prima si fa più si risparmia

Per chi ha la possibilità è meglio non perdere tempo a soddisfare i requisiti per avere lo sconto IMU comodato al figlio nel 2024
11 mesi fa
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Imu
Foto © Pixabay

Anche se mancano ancora mesi per il primo appuntamento con l’IMU 2024 (l’acconto scade il 16 giugno), ci sono adempimenti da mettere in atto quanto prima per poter risparmiare sul pagamento del tributo. Ciò in quanto l’imposta è dovuta in funzione dei mesi di possesso nell’anno solare (12 mesi). Più sono i mesi in cui risulteranno soddisfatti i requisiti per risparmiare più bassa, dunque, sarà l’IMU che si andrà a versare. Un caso è lo sconto IMU comodato al figlio.

Ricordiamo che il presupposto dell’imposta è il possesso di immobili, intendendo per possessore il proprietario o il titolare di altro diritto reale di godimento (usufrutto, enfiteusi, ecc.). Non pagano l’IMU il locatario (inquilino) e nemmeno il comodatario. Questi ultimi, quindi, non sono soggetti passivi.

Si tratta, inoltre, di un’imposta di competenza comunale. C’è la legge nazionale che ne detta la disciplina. Tuttavia, al tempo stesso, il legislatore prevede la possibilità per i comuni di deliberare, entro determinate regole, variazioni. Ad ogni modo tali delibere non possono prevedere restrizioni alle agevolazioni già previste dal legislatore nazionale. Al massimo possono prevederne ulteriori, ma non di meno.

I requisiti per risparmiare sulla casa al figlio

La legge sull’IMU (commi 738-783 legge bilancio 2020) prevede lo sconto al 50% per l’immobile dato in comodato dal genitore ai figli o viceversa.

Lo sconto IMU comodato al figlio, tuttavia, si applica purché siano soddisfatti una serie di requisiti. In dettaglio, devono verificarsi tutte le seguenti condizioni:

  • la casa data in comodato NON deve appartenere a categoria catastale di lusso (A/1, A/8 e A/9).
  • il comodatario (ossia chi riceve la casa in comodato), deve destinare tale immobile a propria abitazione principale
  • il contratto di comodato (scritto o verbale che sia) deve risultare regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate (la registrazione è richiesta anche in caso di comodato verbale)
  • il comodante (ossia chi cede la casa in comodato), deve possedere in Italia la sola abitazione concessa in comodato. Oppure deve possieda oltre a quest’ultima, solo un altro immobile (intesi come immobile abitativo) adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9
  • il comodante deve avere residenza anagrafica nonché dimora abituale nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato.

Ad esempio, NON può applicarsi l’agevolazione se la casa data in comodato si trova a Napoli e il comodante ha la sua abitazione principale anch’essa a Napoli ma è proprietario anche di un altro immobile abitativo che però si trova a Roma.

Si applicherebbe il risparmio, invece, laddove anche tale secondo immobile si troverebbe a Napoli (purché di categoria catastale NON di lusso).

Sconto IMU comodato al figlio, perché meglio sbrigarsi

Come anticipato, l’IMU è dovuta in base ai mesi di possesso nell’anno solare. A questo proposito, regola vuole che si conteggia per intero il mese in cui il possesso si è protratto per più della metà dei giorni di cui il mese stesso si compone.

Va da sé, dunque, che per più mesi dell’anno, nel rispetto di tutte le condizioni previste, la casa risulta data in comodato al figlio, maggiore sarà il risparmio IMU, nel senso che su più mesi si potrà applicare lo sconto.

Una casa data in comodato il 1° marzo 2024, comporterà (se soddisfatti tutti i requisiti già a quella data) l’applicazione dello sconto solo per 10 mesi. Per gli altri 2 mesi, invece, il tributo è da pagarsi in misura piena.

Oppure si pensi al caso in cui il genitore ha concesso la casa al figlio il 2 gennaio 2024. A quella data tutti i requisiti erano rispettati tranne quello secondo cui il figlio debba adibire detta casa a propria abitazione principale (ossia trasferirvi residenza e dimora abituale).

Se, ad esempio, quest’ultimo trasferisce residenza e dimora il 1° maggio 2024, lo sconto IMU comodato al figlio per quest’anno si potrà applicare solo su 8 mesi (maggio-dicembre). Per i restanti 4 mesi, non si sarà alcun risparmio.

Discorso diverso se tutti i requisiti, fossero già soddisfatti al 1° gennaio 2024, in quanto l’immobile già risulta dato in comodato l’anno prima. In tale ipotesi, se le condizioni sono mantenute, la scontistica troverà spazio per tutti i mesi del 2024.

Riassumendo

  • l’IMU è dovuta sul possesso di immobili, in funzione dei mesi di possesso nell’anno solare (12 mesi)
  • il legislatore prevede lo sconto IMU comodato al figlio (ossia sulla casa data in comodato dal genitore ai figli, ma anche viceversa)
  • il predetto sconto si applica solo se soddisfatti una serie di requisiti
  • prima si soddisfano detti requisiti maggiore sarà il risparmio d’imposta nell’anno di riferimento.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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