Sconto IMU comodato ai figli: come averlo già al 16 giugno

Ecco tutti i requisiti per avere lo sconto IMU comodato tra genitori e figli già alla scadenza dell’acconto del 16 giugno
2 anni fa
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Comodato gratuito ai figli, come avere lo sconto IMU già al 16 giugno
Foto © Licenza Creative Commons

Sconto del 50% IMU comodato tra genitori e figli anche per il 2022. Parliamo dell’immobile ceduto in comodato gratuito, ad esempio dal padre al figlio o viceversa. Per godere dell’agevolazione è necessario rispettare determinate condizioni.

Bisogna sempre e comunque tener presente, tuttavia, che l’IMU è dovuta in base alla percentuale ed ai mesi di possesso nell’anno (computando per intero il mese in cui il possesso si è protratto per più di 15 giorni).

Questo significa che l’agevolazione in commento si applica solo in funzione della percentuale e mesi di possesso dell’anno in cui sono verificate le condizioni richieste.

I requisiti per l’agevolazione

In vista della scadenza dell’acconto del 16 giugno prossimo (il saldo scade il 16 dicembre) è, dunque, opportuno ricordare quando è possibile applicare lo sconto IMU comodato.

In dettaglio, per avere la riduzione del 50% dell’imposta è necessario che l’immobile risulti ceduto in comodato gratuito tra parenti in linea retta entro il primo grado. Quindi, tra genitori e figli.

Lo sconto non si applica se oggetto del comodato è un immobile di categoria catastale di lusso (A/1, A/8 e A/9). Detto ciò lo sconto IMU comodato si applica a condizione che (comma 747 legge bilancio 2020):

  • il comodatario (ad esempio il figlio che riceve l’immobile in comodato dal genitore), deve destinare tale immobile a propria abitazione principale (pertanto deve averci dimora e residenza)
  • il contratto di comodato deve risultare regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate
  • il comodante (ad esempio il genitore che concede l’immobile in comodato al figlio), deve possedere in Italia la sola abitazione concessa in comodato. Oppure deve possieda oltre a quest’ultima, solo un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9
  • il comodante deve avere residenza anagrafica nonché dimora abituale nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato.

Ai fini dell’applicazione dello sconto le citate condizioni devono essere tutte soddisfatte.

Esempio di sconto IMU comodato

Il sig. Mario risiede a Napoli in un appartamento di categoria catastale A/2. Questi sempre a Napoli possiede altro appartamento di categoria A/2 che è ceduto in comodato al figlio. Quest’ultimo in detto appartamento ci stabilisce residenza e dimora. Il contratto di comodato è regolarmente registrato. In tale situazione tutte le menzionate condizioni sembrano soddisfatte. Quindi, il sig. Mario, sull’appartamento dato in comodato al figlio può applicare lo sconto IMU comodato.

Nell’esempio appena fatto se, invece, l’appartamento dato in comodato si trovasse in altra città diversa da Napoli, non sarà possibile applicare lo sconto, in quanto non verrebbe rispettato l’ultimo dei requisiti elencati. L’immobile dato in comodato al figlio non si trova nello stesso comune in cui il genitore comodante (Mario) ha la residenza.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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