Sconto in fattura e cessione del credito bonus edilizi: cosa cambia per il forfettario?

Le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito sono confermate anche per i contribuenti in regime forfettario
3 anni fa
1 minuto di lettura
azienda-lavori-bonus-110

Il testo iniziale del DDL di bilancio prevedeva dal prossimo anno che le opzioni di sconto in fattura e di cessione del credito potessero essere esercitate solo per il Superbonus 110%; per gli altri bonus edilizi tale possibilità veniva meno. Dopo un prolungato confronto tra le varie forza politiche, il testo è stato modificato. Inserendo la possibilità di sconto in fattura e cessione del credito anche per gli altri bonus edilizi, bonus ristrutturazione, ecobonus ordinario ecc.

Se così non fosse stato, i contribuenti in regime forfettario non avrebbero potuto usufruire di alcun bonus tranne che del superbonus.

Neanche riportando la detrazione in dichiarazione dei redditi.

Questo perchè tali contribuenti pagano un’imposta sostituiva dell’Irpef sulla quale non possono essere fatte valere detrazioni e altre deduzioni varie.

Difatti, anche per il prossimo anno, per i forfetari varranno le regole in vigore fino ad oggi.

Il testo del DDL di bilancio è ora arrivato in Parlamento, inizia l’iter di approvazione.

Sconto in fattura e cessione del credito anche per i prossimi anni

Nel Disegno di Legge di Bilancio 2022, è disposta la proroga fino al 31 dicembre 2024 dei seguenti bonus:

  • ecobonus;
  • bonus ristrutturazione;
  • bonus mobili e grandi elettrodomestici;
  • bonus verde;
  • sismabonus (dal 50 all’85% più sismabonus acquisti).

Per il bonus facciate, la proroga copre i lavori fino al 31 dicembre 2022. La percentuale della detrazione passa dal 90% al 60%. In merito al bonus mobili, il tetto di spesa ammesso alla detrazione scende a 5.000 euro. Per le spese sostenute nel 2022-2023 e 2024. Per il superbonus bonus invece previste delle proroghe differenziate. A seconda del tipo di immobile oggetto dei lavori, sono previste scadenze diverse. Quasi per tutti i bonus sopra citati (sono esclusi il bonus verde e il bonus mobili) il contribuente, negli anni 2020 e 2021, può scegliere, in luogo della detrazione in dichiarazione dei redditi, di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito pari alla detrazione spettante.

Nel DDL di bilancio, ora approvato in Senato, tali opzione sono confermate:

  • fino a tutto il 2025 per il Superbonus del 110%;
  • e fino al 2024 per le altre agevolazioni (bonus ristrutturazioni, eco e sismabonus, bonus facciate, installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, installazione di impianti fotovoltaici).

Le regole per i forfettari

In assenza di proroga delle opzioni di sconto in fattura e cessione del credito, i contribuenti in regime forfettario non avrebbero potuto usufruire di alcun bonus (Tranne che per il superbonus, per il quale le opzioni erano già confermate almeno fino al 2022). Neanche riportando la detrazione in dichiarazione dei redditi . Infatti, i forfetari pagano un’imposta sostitutiva dell’Irpef, in assenza di altri redditi soggetti a tassazione ordinaria, non hanno una base imponibile Irpef sulla quale fare valere la detrazione. Grazie al DDL di bilancio 2022, anche per i prossimi anni, è riconosciuta ai forfettari, la possibilità di beneficiare del superbonus e degli altri bonus edilizi con la cessione della detrazione o con lo sconto in fattura.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

cartelle-agenzia-entrate
Articolo precedente

Cambi valute estere, online le medie di ottobre

La Germania rischia il lockdown
Articolo seguente

La Germania rischia il lockdown e si tira dietro l’economia europea