Sconto in fattura e cessione del credito: due cose che tutti dovrebbero sapere

Dai lavori che possono rientrare nel credito ceduto ai requisiti per recuperare la spesa: due cose da sapere sulla cessione del credito e lo sconto in fattura
4 anni fa
1 minuto di lettura
lavori 110
Il Superbonus 110% ed il reddito di cittadinanza hanno una cosa in comune ed una clamorosa differenza

Gentile dott.ssa DeAngelis

Approfitterei della sua disponibilità per rivolgerle due domande molto semplici:
1) lo sconto in fattura/cessione del credito 2020 può essere applicato anche a lavori di ristrutturazione straordinaria (50%) o di risparmio energetico (65%). senza inserire gli elementi trainanti del bonus 110%.
2) tali modalità rompono il vincolo della capienza irpef? se trovo la ditta o la banca che se li accolla, la ottengo indipendentemente dalla quantità di tasse che pago. sarebbe una rivoluzione che nessuno sottolinea adeguatamente.
grazie per il suo tempo
cordiali saluti
Alberto
Rispondere ai dubbi di questo lettore ci permette di chiarire due concetti importanti sul funzionamento dello sconto in fattura e della cessione del credito, per meglio comprenderne anche quelli che sono i vantaggi per chi accede al bonus 110 ma non ha liquidità per iniziare i lavori.
Sono concetti che abbiamo già avuto modo di affrontare perché rappresentano le basi di questo meccanismo. Tuttavia, vista la confusione che regna sull’argomento, appare opportuno ribadirli.

Sconto in fattura per lavori detraibili: non solo per il bonus 110%

Il primo dubbio riguarda la possibilità di ottenere lo sconto in fattura dalla ditta che esegue i lavori anche se non tutti rientrano nel bonus 110% ma danno diritto ad altre forme di incentivo. A ben vedere questo meccanismo esisteva già e non è stato inventato appositamente per il bonus 110% nel 2020. Tuttavia per l’azienda esistevano diversi limiti e paletti per la successiva cessione del credito che, quando ammessa aveva tempi e costi che potevano risultare sconvenienti. Ecco perché poche aziende aderivano e da più parti era stato criticato questo sistema che, di fatto, finiva per penalizzare le piccole e medie imprese del settore edile.

Con la cessione del credito i lavori sono gratis indipendentemente dal reddito dichiarato

Il secondo chiarimento riguarda la capienza fiscale come presupposto della detrazione del 110%. Cedendo il credito si perde il 10% che si sarebbe “guadagnato” in più in 5 anni rispetto a quanto speso per i lavori.
Il vantaggio però è che si possono fare i lavori gratis, soprattutto per chi non ha liquidità da anticipare. Inoltre questa soluzione potrebbe convenire proprio a chi, avendo redditi bassi, paga poche tasse in dichiarazione. La capienza fiscale sarebbe insufficiente a recuperare in detrazione in 5 anni l’intera spesa per i lavori che danno diritto al super bonus 110%. Cedendo il credito all’azienda o alla banca, invece, di fatto la capienza fiscale di chi commissiona i lavori diventa irrilevante perché saranno queste ad anticipare i costi per i lavori.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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