Scontrino elettronico in caso di ferie e malattia? Facciamo chiarezza

Davvero bisogna comunicare all’Agenzia delle Entrate i giorni di ferie o di malattia? Si, per via dello scontrino elettronico. Vediamo di cosa si tratta.
5 anni fa
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Tutti gli esercenti, a partire dal primo gennaio 2020, sono obbligati alla invio telematico del cosiddetto “scontrino elettronico“.

In poche parole, lo scontrino da cartaceo diventa digitale.

I commercianti dovranno comunicare tutti i dati delle transazioni giornaliere in tempo reale all’amministrazione finanziaria, la quale potrà effettuare, qualora ve ne ricorressero i presupposti, tutti gli accertamenti del caso.

Sarà, comunque, rilasciato al consumatore un documento non fiscale valido per altri scopi, come ad esempio:

  • Prova di pagamento;
  • Garanzia del prodotto acquistato;
  • Documento valido per un eventuale cambio merce.

Di recente, si è parlato ampiamente dell’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate i giorni in cui l’attività commerciale è rimasta chiusa a causa di ferie o malattia.

Ma sarà davvero cosi?

Scontrino elettronico: davvero bisogna comunicare all’Agenzia delle Entrate i giorni di ferie e malattia?

In realtà, agli esercenti non spetta inviare nessuna comunicazione.

Essi potranno, ovviamente, tenere chiusa la propria attività per ferie o per malattia, senza nessun obbligo particolare.

D’altro canto, è pur vero che lo stesso registratore di cassa “telematico” comunicherà tutti i dati giornalieri delle transazioni avvenute (corrispettivi telematici).

Verranno, anche, comunicati i totali di giornata ad importo zero, quelle, cioè, in cui non vi è stata alcuna transazione.

Proprio per questo motivo, L’Agenzia delle Entrate saprà i giorni in cui l’attività commerciale è rimasta chiusa.

Essa, in ogni caso, sarà una comunicazione automatizzata e non è richiesto nessun nuovo adempimento burocratico da parte del contribuente.

Già perché, questo strumento elabora ed invia, alla prima trasmissione successiva a quella “utile” (quella, cioè, in cui vengono comunicate delle transazioni effettive), un unico file contenente la totalità dei corrispettivi telematici, in questo caso ad importo zero, relativi al periodo di interruzione dell’attività dell’esercente.

Possiamo, dunque, affermare che l’allarmismo di questi giorni è stato forse esagerato.

D’altro canto, è anche vero che la comunicazione dei giorni di chiusure, in un certo senso, rimane pur sempre obbligatoria.

Se il registratore di cassa non comunica automaticamente i dati dei corrispettivi telematici, anche nei giorni in cui non vi è stata alcuna transazione, l’esercente potrebbe rischiare sanzioni decisamente salate.

Per maggiori informazioni potete consultare la pagina dedicata dell’Agenzia delle Entrate.

 

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