Mercato diamanti poco liquido, la pietra varrebbe non meno di 60 milioni!
A differenza dell’oro o degli altri preziosi, i diamanti non hanno un mercato dei futures e ciò li rende un asset illiquido, dato che il loro acquisto si traduce essenzialmente in un investimento di lunga durata. Potrebbero servire anche 10 o 20 anni per rivenderli sul mercato, non esistendo nemmeno un vero prezzario. Il valore di una gemma è, infatti, molto variabile, dipendendo dalla grandezza, ma anche dal taglio e dal grado di purezza.
E l’ad di Lucara, William Lamb, ha già rifiutato un’offerta da 40 milioni di dollari, sostenendo che la pietra trovata varrebbe 60 milioni, ovvero circa 60.000 dollari per ogni carato, considerando la dimensione e il contesto storico. Il Museo di Storia Naturale di Londra avrebbe già contattato la compagnia, chiedendole di esporre la pietra presso le sue sale, in modo da girare un documentario con Discovery Channel. La Lucara non ha fretta di vendere, perché non è indebitata, tanto da avere tra le sue opzioni, spiega il manager, proprio quella di non vendere il diamante. Di certo, l’industria da 80 miliardi di dollari aveva bisogno di vivacizzarsi in questa fase, dato il contesto debole.