Scrivere una lettera di dimissioni può sembrare facile se si è certi di voler lasciare il posto di lavoro ma in realtà può nascondere delle insidie. Gli errori più comuni sono quelli di essere troppo prolissi o, al contrario, eccessivamente freddi. Entrambi gli atteggiamenti possono essere inopportuni. Ma perché è importante dosare bene le emozioni e scrivere una lettera di dimissioni professionale? Perché nessuno può sapere che cosa la carriera futura riservi ed escludere a priori di non avere più a che fare, anche indirettamente o sotto altre vesti, con una determinata azienda.
Licenziarsi: quando la lettera di dimissioni non basta
Lettera di dimissioni: come personalizzarla e non essere banali
Basta digitare sui motori di ricerca “template per lettera di dimissioni” per trovare diversi modelli già impostati dai quali prendere ispirazione. Ecco però qualche consiglio per non cadere nel banale:
– evitare le metafore con il viaggio;
– non riconoscere quanto fatto, nel bene e nel male;
– non concludere con i ringraziamenti.
Lettera di dimissioni: le più originali
Sempre su internet si possono trovare spunti per modi veramente originali di dire addio ai colleghi e al capo. Nel 2013 un uomo ha annunciato le sue dimissioni dall’aeroporto di Stansted con una torta. Senza arrivare a questo estremo è bene tenere a mente che le lettere di dimissioni sono comunque documenti ufficiali e quindi la verità è ammessa fino ad un certo punto. L’educazione deve prevalere.
Quanto deve essere lunga una lettera di dimissioni?
Per quanto riguarda infine la lunghezza della lettera di dimissioni le opinioni sono contrastanti. Forse la via di mezzo tra il post di Twitter e il flusso di coscienza è la soluzione giusta di compromesso.