Le insegnanti del comparto scuola possono andare in pensione anticipata anche solo dopo 31 anni di lavoro. Per loro lo Stato riserverà anche nel 2022 la possibilità di lasciare la cattedra con largo anticipo rispetto ai colleghi maschi.
Opzione Donna sarà infatti estesa anche dopo il 31 dicembre 2021, come risulta dalle indicazioni impartite dal governo al Parlamento nell’ambito della riforma pensioni per il 2022. Un passaggio importante che conferma la maggior tutela delle lavoratrici.
Pensione anticipata con 31 anni di lavoro
Per il personale docente, salvo ripensamenti o ritocchi in fase di approvazione della legge di bilancio, la pensione anticipata dovrebbe essere confermata anche nel 2022 a 58 anni di età.
Come fare allora ad andare in pensione con soli 31 anni di lavoro se ne servono almeno 35? A questo proposito interviene il riscatto laurea. Le insegnanti potrebbero anticipare ulteriormente l’uscita dalla scuola se riscattassero gli anni di studio.
Chi ancora non avesse provveduto a farlo, il riscatto laurea, per le insegnati in possesso di titolo di studio universitario della durata di 4 anni, consentirebbe l’uscita dal lavoro il prossimo anno a 58 anni di età con soli 31 anni di lavoro alle spalle.
Il riscatto laurea nella scuola
Grazie al riscatto laurea, le insegnanti possono quindi anticipare ulteriormente l’uscita dal lavoro ricorrendo a Opzione Donna. Bastano infatti 31 anni di lavoro e 4 anni di riscatto contributivo laurea per accedere alla pensione anticipata.
Ma quanto costa il riscatto laurea? Nel caso delle insegnati, il riscatto andrebbe fatto con requisiti agevolati (riscatto agevolato) che consente alla lavoratrice di coprire il periodo di studi universitari pagando una tariffa inferiore a quella ordinaria.
Non avrebbe senso effettuare il riscatto laurea con requisiti ordinari (più costoso) poiché la pensione con Opzione Donna sarebbe comunque liquidata interamente in base al sistema di calcolo contributivo.
In pratica, il riscatto costa 5.264 euro per anno di studio. Per 4 anni fa 21.056 euro, pagabile anche a rate. In sostanza, con tale cifra ci si assicura la pensione anticipata con Opzione Donna dopo soli 31 anni di lavoro. Niente male. Inoltre, l’importo versato è sempre deducibile dall’imponibile Irpef nella misura massima di 5.164 euro all’anno.