Vuoi comprare un’auto usato da un privato e vorresti beneficiare del bonus auto? Devi sapere che comprare una macchina usata da un privato è una faccenda da valutare attentamente. Ci sono pro e contro.
Nessuna certezza sull’affidabilità di chi vende e sulla storia della vettura, niente garanzia, niente dilazioni di pagamento. E il Bonus Auto?
Bisogna subito sottolineare il fatto che per la prima volta il Governo e il Parlamento si apprestano a mettere a disposizione dei cittadini dei contributi all’acquisto di auto usate vincolati alla rottamazione di vecchi veicoli inquinanti.
Dei 350 milioni di euro stanziati dallo Stato a luglio 2021 per finanziare il settore delle auto, 40 milioni di euro sono destinati proprio al comparto dei veicoli usati.
Bonus Auto: a chi si rivolge?
Il Bonus Auto Usate si rivolge a qualsiasi vettura usata con classe di omologazione Euro 6d e grado di emissioni CO2 non superiore a 160 g/km.
Ciò significa che il bonus auto usate è circoscritto a modelli immatricolati a partire da settembre 2017, da quando lo standard Euro 6d è entrato in vigore.
L’incentivo si applica alle auto usate di età non superiore a 4 anni. Inoltre, è necessario il prezzo del veicolo deve essere inferiore ai 25 mila euro IVA inclusa.
Bonus Auto: anche se acquisto da privato?
Il bonus auto usate si applica solo in caso di acquisto di auto usata tramite intermediazione di concessionaria o rivenditore autorizzato. Nessun bonus viene concesso in caso di compravendita tra privati cittadini.
Bonus auto usate: è necessaria la rottamazione?
Per usufruire del bonus auto usate è necessaria la rottamazione di un usato immatricolato prima di gennaio 2011 o di età uguale o superiore ai 10 anni al momento della richiesta dell’agevolazione.
La vettura deve essere intestata a proprio nome o a nome di un familiare convivente da almeno 12 mesi.
Bonus auto usate: come ottenere gli incentivi?
Non esiste una fascia di reddito ISEE oltre la quale gli incentivi vengono negati.
Non possono beneficiare dei vantaggi previsti dal Decreto Sostegni bis coloro che avessero usufruito degli incentivi nel corso dell’ultimo triennio.
A fare domanda devono essere i rivenditori, che dovranno registrarsi sulla piattaforma online del MISE e prenotare i contributi per ogni singola vettura.
Il contributo viene corrisposto al venditore e poi passa all’acquirente sottoforma di compensazione al prezzo di acquisto.