Vedersi rifiutata la richiesta di cessione del credito è deludente. Ma non sapere il motivo, se non l’incertezza normativa, deve essere particolarmente frustrante. E’ quello che è capitato ad una lettrice, una di quelle che ha voluto raccontare la sua storia. Stanno arrivando in redazione tantissime testimonianze di proprietari in difficoltà con il 110 e, in particolare, con il meccanismo della cessione del credito.
Questa storia, seppur breve, ci ha colpito perché in questo caso la titubanza non arriva dall’impresa o dal general contractor ma direttamente dalla banca.
Cessione del credito rifiutata per incertezza normativa: cosa fare
“È di ieri l’email della banca che, ad un mese dalla richiesta di cessione del credito, mi risponde rifiutando tale richiesta “in attesa di cambiamenti normativi”. A questo punto mi chiedo: cosa devo fare? Quali cambiamenti normativi potrebbero esserci ad oggi? È davvero tutto finito ? Sono proprietaria di una villetta indipendente e vedo condomini che giorno dopo giorno accedono al bonus senza problemi: perché?”.
L’odissea del 110 e del meccanismo della cessione del credito sembra davvero essere senza fine. In due anni le regole per il Superbonus hanno subito cambiamenti continui, spesso in corsa. Danneggiando i committenti ma mettendo in seria difficoltà anche le imprese che non sanno come comportarsi. Nessuno vuole “osare” e anticipare somme. E del resto, come si evince da questa storia, sono gli stessi istituti di credito a dimostrare insicurezza sugli sviluppi della normativa in merito.
Il governo ha prima bloccato tutte le cessioni del credito multiple successive alla prima, mandando il settore nel pallone totale. Poi ha riammesso la procedura ma con limiti, paletti e controlli. Quel che resta però è l’aurea di incertezza. Nessuno sa dire se quella attuale è la situazione che permarrà. La presa di posizione dovrebbe arrivare dal Governo, con delle regole strutturali che diano una garanzia di continuità.