Il decreto Aiuti (di cui si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) ha introdotto il nuovo bonus 200 euro una tantum. Si tratta di un sostegno per le famiglie alle prese, in questi ultimi tempi, con il continuo incremento dei prezzi (energia elettrica, carburante, ecc.).
Il legislatore individua specificamente l’elenco completo dei soggetti ammessi. In particolare si tratta di:
- lavoratori dipendenti
- pensionati
- disoccupati, percettori di NASPI e Dis-Coll
- percettori di reddito di cittadinanza
- lavoratori autonomi
- lavoratori stagionali
- colf e badanti.
Il requisito reddituale dei 35.000 euro
Allo stesso tempo si stabilisce anche un requisito reddituale.
A fini del citato limite reddituale devono considerarsi i redditi di qualsiasi natura, compresi quelli esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte o a imposta sostitutiva.
Non concorrono, invece, alla soglia dei 35.000 euro:
- il reddito della casa di abitazione e le sue pertinenze
- i trattamenti di fine rapporto comunque denominati
- le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata
- l’assegno al nucleo familiare
- assegni familiari e l’assegno unico universale
- gli assegni di guerra
- indennizzi ai soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati
- indennità di accompagnamento e le indennità previste per i ciechi parziali
- indennità di comunicazione per i sordi prelinguali.
Bonus 200 euro, cosa fare se non è pagato
Il testo del decreto Aiuti, dice che i lavoratori dipendenti riceveranno il bonus 200 euro direttamente in busta paga (di luglio). Sarà il datore di lavoro ad anticiparlo. Poi lo recupera con la compensazione quando dovrà versare imposte allo Stato.
I pensionati lo riceveranno direttamente dall’INPS sulla pensione. Dall’INPS lo riceveranno direttamente anche coloro che percepiscono prestazioni dall’Istituto, quindi disoccupati con NASPI o Dis-Coll e percettori di reddito cittadinanza.
Per le altre categorie, invece, il bonus 200 euro non sarà automatico.
Dopo la doverosa panoramica, è certo che nel caso in cui un soggetto ritenga di rientrare nella casistica degli aventi diritto al bonus, laddove non gli venisse riconosciuto potrà fare ricorso agli organi competenti. Si consideri, comunque, ad esempio, che per il lavoratore dipendente è vero che il datore anticipa l’importo ora (a luglio) ma a dicembre c’è rischio di restituzione bonus 200 euro.