Con la legge 104, sostanzialmente, ai lavoratori disabili o con familiari disabili vengono riconosciuti dei giorni di permessi lavorativi retribuiti. Cosa succede se questi permessi non vengono fruiti? Possono essere sommati a quelli del mese successivo o vengono persi?
Diciamo fin da subito che i permessi fruiti con la Legge 104 non possono essere sommati con quelli dei mesi successici; ad ogni modo, il nostro ordinamento prevede qualche specifico caso in cui il cumulo è possibile. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Legge 104, cos’è e a chi spetta
Con la legge 104, sostanzialmente, ai lavoratori disabili o con familiari disabili vengono riconosciuti dei permessi retribuiti.
In particolare, ad essi spettano in alternativa:
- permessi orari retribuiti,
- tre giorni di permesso mensile, anche frazionabili in ore;
- prolungamento del congedo parentale.
I permessi riconosciuti, ad ogni modo, variano in base anche ad altre specifiche situazioni, ad esempio se il disabile sia il coniuge o altro parente, o in base all’età del figlio disabile.
Infine, oltre ai benefici relativi al lavoro, ce ne sono degli altri di tipo fiscale, come ad esempio le agevolazioni per l’acquisto di automobile o dispositivi sanitari e tecnologici utili al fine di gestire la disabilità.
I permessi non fruiti non si possono sommare a quelli del mese successivo
Se il lavoratore non riesce a fruire dei permessi mensili, l’Inps non può toglierli. I permessi legge 104 art. 3, comma 3, si perdono solo nel caso in cui vengano a mancare i requisiti. In altre parole, se non sussistono delle variazioni che incidono sulla fruizione degli stessi, non si decade dal beneficio.
Ad ogni modo, è bene precisare che i permessi non utilizzati non possono essere sommati a quelli dei mesi successivi. Questo significa, che per ogni mese non si potranno avere più di tre giorni di permesso, anche frazionati in ore.
Alcuni casi di cumulo
Esistono alcuni casi in cui è possibile cumulare i permessi della Legge 104.
Ad esempio, è possibile sommare i permessi quando sono stati richiesti per l’assistenza di due familiari. In questo caso, il lavoratore avrà a disposizione 6 giorni di permesso al mese.
Un’altra ipotesi riguarda i permessi richiesti per scopi diversi; come nel caso di permessi richiesti anche per l’allattamento o congedi parentali.