Il complesso equilibrio tra le azioni e le obbligazioni ha subito una svolta negli ultimi anni. Nel 2022 si sono registrate, infatti, delle perdite significative con una corsa al ribasso di entrambi i prodotti. Il motivo è che il rapido incremento dei tassi da parte della Federal Reserve (Fed) statunitense, in un contesto di inflazione ai massimi in oltre 40 anni, ha generato delle turbolenze senza precedenti. Si tratta, però, di una fase eccezionale che sembra stia rientrando. In tale contesto, la pausa nel ciclo del rialzo dei tassi da parte della Fed e della BCE rappresenta un’opportunità di riflessione e aggiustamento delle strategie di investimento.
Il ciclo di rialzi della Fed e le prospettive future
Purani di Capital Group ha spiegato che il rialzo dei tassi di interesse nell’anno in corso ha creato un equilibrio tra rischio e rendimento più favorevole per il reddito fisso rispetto allo scorso anno. Significa che con la conclusione del ciclo di rialzi della Fed, il reddito fisso potrebbe ritrovare il suo ruolo di rifugio nei portafogli degli investitori.
Come tutti sapranno, rendimenti iniziali più elevati indicano un potenziale di performance superiore per le obbligazioni aprendo la strada a una rivalutazione del loro ruolo strategico.
Il gestore di Capital Group ha poi aggiunto che “quando l’inflazione è elevata e aumenta, le correlazioni tra obbligazioni e azioni tendono a rafforzarsi”. Con il calo dell’inflazione o la stabilizzazione, quindi, le obbligazioni potrebbero essere più affidabili per diversificare il proprio portafoglio rispetto ai titoli azionari.
Esse, inoltre, potrebbero fungere da fonte di diversificazione più affidabile anche nel caso in cui l’inflazione dovesse restare a livelli più alti rispetto all’ultimo decennio.
Se proseguirà la pausa nel rialzo dei tassi come investire per diversificare il portafoglio?
In un contesto in cui i tassi si avvicinano al picco massimo, gli investitori con un’alta esposizione alle azioni potrebbero considerare di aumentare l’esposizione alla duration. Ciò potrebbe rappresentare una tattica prudente, visto il miglior compenso attuale per l’esposizione ai tassi e il potenziale di apprezzamento dei prezzi in risposta a una politica monetaria accomodante.
Investire in obbligazioni di qualità superiore potrebbe secondo Purani offrire anche una maggiore resilienza durante periodi di debolezza economica. Ciò risulterebbe una buona opzione per la diversificazione senza sacrificare rendimenti sostanziali. Nei momenti di volatilità, l’utilizzo di leve diversificate nei portafogli obbligazionari può fornire un reddito compensato per il rischio e una diversificazione rilevante rispetto alle azioni.
Per Purani, coloro che desiderano creare un equilibrio mediante il reddito fisso dovrebbero considerare l’esposizione di un fondo a titoli di alta qualità e alla duration. Considerata la situazione attuale, in ogni caso, non vi è alcuna certezza ma nei prossimi dodici mesi, il reddito fisso di alta qualità potrebbe garantire delle buone opportunità sia dal punto di vista del rendimento totale che dei risultati. In Europa, intanto, la Francia ha rotto gli indugi e chiesto alla BCE il taglio dei tassi quanto prima.
Nella giornata di ieri, infatti, il governatore francese Villeroy de Galhau ha dichiarato che si segnala “il calo più veloce delle attese dell’inflazione”. Proprio per questo sarebbe concluso l’aumento dei tassi delle banche centrali.