Tasse sulle case, tasse sui veicoli, tasse sul lavoro e tasse su redditi e risparmi. In Italia, un contribuente paga tasse su praticamente tutto, poiché il nostro è uno Stato con un elevato prelievo fiscale. Sono pochi i contribuenti esonerati dal versamento delle imposte. Anche se esistono casi di esenzione per singole imposte, evitare completamente il pagamento delle tasse è molto complicato. Una delle categorie più avvantaggiate in questo contesto sono gli invalidi. Coloro che hanno ottenuto l’accesso ai benefici della Legge 104, ad esempio, possono avere diritto a diverse agevolazioni ed esoneri.
Oggi spieghiamo come l’invalidità e la Legge 104 incidano sulle tasse universitarie, rispondendo alla domanda di un nostro lettore.
“Buonasera, mio figlio Marco ha appena finito le superiori ed ha deciso di proseguire gli studi universitari iscrivendosi a Giurisprudenza. Dal momento che è invalido al 50%, mi chiedevo se ci sono agevolazioni in materia di tasse universitarie, visto che costano tanto e non è facile per la mia famiglia sostenere queste spese. Grazie.”
Senza ISEE e senza limiti di reddito: basta la Legge 104 per non pagare le tasse
L’estate sta finendo e presto sarà il momento di tornare tra i banchi per gli studenti di ogni scuola, dalla primaria alle superiori, fino alle Università. Il diritto allo studio non è esente da tassazione; infatti, avere un figlio all’Università è tutt’altro che gratuito. Ogni famiglia cerca quindi di ottenere esoneri e riduzioni sulle tasse universitarie per rendere meno oneroso possibile mantenere un figlio all’Università.
Il primo pensiero per chi cerca di risparmiare è legato al reddito familiare. Ogni Ateneo universitario ha le proprie regole, le proprie tasse e, di conseguenza, i propri criteri e requisiti per il pagamento delle tasse universitarie. Il regolamento interno di ogni Ateneo può consentire a qualche studente di pagare meno tasse o di non pagarle affatto.
In genere, le esenzioni e le riduzioni sono legate all’ISEE.
ISEE e redditi per le esenzioni dalle tasse universitarie: per gli invalidi non servono
Parlando della legge quadro sulle agevolazioni per i portatori di handicap, ci sono interessanti sorprese riguardo ai vantaggi che essa offre. Uno studente con disabilità, ad esempio, può essere esonerato dal pagamento delle tasse universitarie. Generalmente, i casi di esonero completo, secondo le leggi nazionali e indipendentemente dai regolamenti interni degli Atenei, sono sempre gli stessi.
Sono esentati dal pagamento, ad esempio, gli studenti stranieri titolari di borsa di studio o gli studenti che hanno diritto a una borsa per il diritto allo studio. Ma anche gli studenti con un’invalidità certificata dalla commissione medica delle ASL (invalidità civile) non inferiore al 66% e con certificazione di Legge 104 possono essere esonerati dalle tasse universitarie.
Quindi, se lo studente è disabile, è previsto l’esonero dalle tasse universitarie. Inoltre, anche il figlio di un titolare di pensione di inabilità può essere considerato esente dalle tasse.
Ricapitolando, è necessario avere almeno il 66% di invalidità per avere diritto all’esonero dal pagamento delle tasse universitarie per uno studente disabile. Di solito, sarà necessario pagare solo la marca da bollo, senza ulteriori tasse. Tuttavia, è sempre consigliabile controllare i regolamenti specifici di ciascun Ateneo, poiché possono esserci differenze rispetto alle regole generali.
Alcuni Atenei, infatti, prevedono riduzioni anche per invalidi con una percentuale di disabilità inferiore al 66%, purché siano presenti i benefici della Legge 104.