Come ci si comporta per l’affidamento di cani e gatti in sede di separazione e divorzio? E’ possibile, come per i figli, procedere con un affidamento condiviso?
Non c’è nessuna legge e normativa che regoli l’affidamento di eventuali animali domestici di una coppia che decide di separarsi e, quindi, cani e gatti vengono trattati alla stregua di oggetti e non di essere viventi.
Ma chi si occupa, a questo punto, degli effetti che la separazione ha sugli animali da compagnia e sui loro padroni?
Affidamento condiviso degli animali da compagnia
Nulla vieta, se la coppia è in accordo, di stabilire anche per gli amici a 4 zampe un affidamento condiviso visto che nessuna normativa contrasta tale scelta che, però, è stata ritenuta da alcuni giudici poco ortodossa.
Affidamento animali in separazione giudiziale
Se la coppia è in accordo, quindi, non dovrebbero sorgere problemi nell’affidamento dell’amico a 4 zampe, ma cosa succede se di procede con una separazione giudiziale per la quale è previsto il disaccordo tra le parti? Il giudice non è tenuto a prendere decisioni in merito all’affidamento di cani e gatti anche se la coppia lo richiede esplicitamente.
Il Tribunale di Roma, ad esempio, con la sentenza 5322 del 2016 ha stabilito l’affido condiviso del cane per una coppia convivente che si è separata, applicando la disciplina che vale per i figli minori proprio a causa del vuoto normativo in materia.