Quando una coppia si separa, inevitabilmente, la vita di entrambi i partner cambia soprattutto dal punto di vista economico.
Laddove le spese si affrontavano in 2 dovranno essere pagate singolarmente e proprio per questo motivo i separati in casa sono in continuo aumento: almeno una coppia su 5 decide di continuare a convivere per non indebolire l’economia del nucleo familiare.
Coppie infelici che, pur vivendo un matrimonio o una relazione finta, continuano a vivere tra le mura domestiche pur di non affrontare una vera e propria separazione che significherebbe, nella maggior parte dei casi, un vero e proprio collasso economico, un fenomeno del tutto italiano.
Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione Avvocati matrimonialisti, sottolinea che “Numeri esatti non esistono ma possiamo stimare che un quinto delle coppie è composta da separati tra le mura domestiche” e che “Si sopporta la mancanza di emozioni, il rapporto si riduce a una meccanica co-gestione dei figli – quando ci sono – o ci si riduce a vivere come due universitari fuori sede che dividono le spese dell’affitto e le bollette. Un disagio sociale enorme, un campanello d’allarme che non va sottovalutato”.
Se a lavorare è solo l’uomo si intuisce subito che con una separazione tutto il nucleo familiare è condannato a vivere in povertà: un solo stipendio per due nuclei non basta, mantenere 2 abitazioni è praticamente impossibile così come raddoppiare le spese necessarie per vivere.
Una scelta consapevole come quella di separarsi o divorziare in Italia sta diventando un lusso che pochi possono permettersi e proprio per questo motivo molte coppie decidono di optare per una vita da separati in casa pur di non finire sul lastrico.