Il diritto di bigenitorialità
La bigenitorialità diviene un principio insopprimibile sia dei figli che dei genitori, i quali conservano un interesse diretto a mantenere un rapporto costante con i figli , e sono obbligati a partecipare a tutte le scelte della loro vita in modo significativo.
Il rifiuto del minore
Una condizione per contravvenire alla regola di affidamento condiviso è rappresentata dal rifiuto del minore alla frequentazione dell’altro genitore, rifiuto che deve essere espresso in modo sereno, preciso e spontaneo e che risulti opportuno assecondare tenendo conto dell’eta del minore.
Il giudice dovrà accertare se la volontà del minore corrisponde (
ascoltando il minore), realmente, al suo interesse e verificare se il rifiuto non sia invece frutto di condizionamenti da parte di un genitore o se sia il segnale della cosiddetta sindrome di
alienazione genitoriale, molto frequente nelle
separazioni dove i genitori non raggiungono uno spirito di collaborazione e di comunicazione. La
sindrome di alienazione genitoriale è una situazione in cui la figura di un genitore viene costantemente demonizzata, svalorizzata dal
genitore alienante e che produce al minore una serie di disagi tra cui il netto rifiuto ad avere rapporti con il
genitore alienato.