Secondo quanto previsto dal c.d. decreto Semplificazioni (decreto-legge n. 76 del 2020), a decorrere dal 1° marzo 2021, per i cittadini, le sole credenziali per accedere ai servizi pubblici digitali della Pubblica Amministrazione (INPS. Agenzia delle Entrate, ecc.) saranno:
- l’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
- e CIE (Carta d’identità elettronica italiana).
La novità riguarda tutte le amministrazioni: quella nazionale, quelle territoriali, gli enti pubblici, le agenzie ed il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione ha emanato a questo proposito, in data 11 settembre 2020, le relative linee guida.
Lo SPID è un passo indietro per i professionisti
Tra i servizi che diventeranno accessibili solo tramite SPID ed il CIE vi rientrano quelli dell’Agenzia delle Entrate, cui, fino ad oggi (e ciò sarà possibile fino al 28 febbraio 2021), i cittadini accedono anche con le credenziali Fisconline rilasciate dalla stessa amministrazione finanziaria.
Questo passaggio di consegna definitivo che si avrà dal 1° marzo 2021, non è visto con favore dagli addetti ai lavori, ed in particolare dai commercialisti, i quali, attraverso l’ANC (Associazione nazionale commercialisti) hanno messo a conoscenza tutti delle proprie perplessità e delle ripercussioni che ciò potrà avere sui professionisti stessi.
Secondo il presidente dell’associazione, Marco Cuchel,
“E’ evidente come il legislatore nel disporre l’obbligo dello SPID anche per l’Amministrazione Finanziaria non abbia minimamente tenuto conto del lavoro svolto dai professionisti intermediari che assistono contribuenti e imprese nell’assolvimento degli obblighi fiscali. Come pure non ha considerato il ritardo che i cittadini e il Paese in generale registrano sul fronte dell’utilizzo delle tecnologie digitali”.
Lo SPID come altrenativa alle credenziali Fisconline
Senza voler ostacolare o mettere in cattiva luce la digitalizzazione dei servizi della Pubblica Amministrazione, continua Cuchel
“L’obbligatorietà dello SPID per i servizi dell’Agenzia delle Entrate è, a nostro avviso, una soluzione sbagliata, crediamo infatti che l’identità digitale SPID sia da adottare quale ulteriore canale a disposizione per accedere ai servizi, e che occorra quindi continuare a mantenere valido anche l’attuale sistema Fiscoline”.
Chiesto anche che la validità delle deleghe per la fattura elettronica sia prorogata almeno di un anno (qui l’intero comunicato stampa dell’ANC).