Ai militari che vogliono andare in pensione anticipata non conviene invocare i requisiti per gli usuranti: lo ha precisato il sottosegretario al welfare Luigi Bobba in una interrogazione alla Camera dei Deputati spiegando che la normativa esistente per il comparto difesa è già di per sé più vantaggiosa. In questo modo Bobba ha risposto in Commissione Lavoro alla Camera ad un’interrogazione dei 5 stelli relativa alla mancata esclusione dei militari nell’elenco delle attività usuranti smontando ogni dubbio circa la presunta iniquità e spegnendo sul nascere ogni ragione di polemica in merito.
Pensione anticipata 2017: requisiti militari e usuranti a confronto
Per i lavoratori che svolgono attività che il decreto Salva Italia fa rientrare in quelle usuranti, i requisiti per la pensione anticipata prevedono 35 anni di contributi ed età anagrafica minima di 61 anni e 7 mesi. Regole più favorevoli sono invece riservate al comparto difesa: ai militari con un’anzianità contributiva di 35 anni bastano 57 anni e 7 mesi (oppure 40 anni e 7 mesi di versamenti indipendentemente dall’età anagrafica).
Rispetto ai suddetti requisiti confermati da Bobba va ricordato in realtà che l’età di pensionamento è allungata di un anno perché si applica il previgente regime dello slittamento della decorrenza della pensione (cd finestra mobile di 12 mesi). A conti fatti quindi la pensione militari 2017 è concessa a 58 anni e 7 mesi o a 41 anni e 10 mesi di contributi.