Sesso in auto: è sempre una condotta rischiosa e giuridicamente ma, a seconda dell’orario, del luogo e delle modalità in cui ci si apparta, si va dalla sanzione amministrativa al reato rilevante nel processo penale. Da cosa dipende esattamente?
Fare sesso in auto non è più reato?
Lo scorso anno la fattispecie di “atti osceni in luogo pubblico” è stata trasformata da illecito penale ad amministrativo (alla stregua di altre violazioni del Codice della Strada). Chi viene beccato deve solo pagare la multa e non viene segnalato (ma si riceve comunque la sanzione amministrativa a casa).
Sesso in macchina, quando è ancora reato
Il principio di cui sopra però vale con le dovute eccezioni. Si torna a parlare di reato se l’atto osceno in luogo pubblico è commesso in presenza di minori o, in ogni caso, in luoghi abitualmente frequentati da bambini e minorenni (che quindi corrono il rischio di avvistare la coppia in macchina). Pensiamo ad un veicolo parcheggiato nelle vicinanze di una scuola o di un parco giochi. Chi commette atti osceni in luogo pubblico in presenza di minori o in luoghi da questi ultimi frequentati rischia da quattro mesi a quattro anni e sei mesi di reclusione.
Alcune sentenze sul tema hanno specificato che integra l’illecito di atti osceni in luogo pubblico anche appartarsi in un vicolo cieco, in un luogo aperto al pubblico ma in orario notturno o nella piazzola di un’autostrada. Pugno duro anche per chi viene sorpreso a fare sesso nel parcheggio di un supermercato (anche negli orari di chiusura del negozio) o sul pianerottolo della strada (senza macchina chiaramente in quest’ultimo caso!).
Vale la pena ricordare, sebbene possa sembrare ovvio, che a pagare la multa in caso di sesso in auto che configuri l’illecito di atti osceni in luogo pubblico non è solo il proprietario della vettura ma entrambe le parti coinvolte nel rapporto sessuale.
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