Il franco svizzero è tornato a rafforzarsi contro l'euro e il driver è la forza dell'economia alpina, in piena occupazione e in crescita di oltre il 3%.
La BCE di Draghi ha sottovalutato le critiche tedesche ai suoi stimoli monetari, relegandole a discussioni ideologiche. Eppure, alla fine la Bundesbank ha avuto ragione almeno su un punto.
Il presidente della Commissione UE, Jean-Claude Juncker, ha attaccato il dollaro con un discorso-bomba all'Europarlamento. La minaccia varrebbe sui 1.400 miliardi all'anno per l'America.