Dubai e Bahrein hanno affidato alle banche il compito di collocare sui mercati internazionali nuovi titoli del debito, dovendo combattere gli effetti disastrosi per le loro economie dell'emergenza Covid.
Rand in recupero e rendimenti sovrani stabili o in leggero calo in agosto. La scorsa settimana, due notizie di tenore opposto hanno inciso su cambio e bond.
Il bond sovranazionale risente dell'andamento della valuta emergente e per i prossimi mesi non ci sono ragionevoli certezze sulla direzione. Ecco perché.
Ieri, la capitale degli Emirati Arabi Uniti ha collocato sul mercato nuove obbligazioni in dollari, tornando a rivolgersi ai mercati internazionali dopo quattro mesi. In aprile, aveva raccolto capitali per 7 miliardi,
Nuova emissione in dollari e in tre tranche per Abu Dhabi, che corre così ai ripari contro le basse quotazioni del greggio. E il collocamento di aprile ha fruttato fino al 25%.
Obbligazioni petrolifere brasiliane in dollari con scadenza 2115 e cedola 6,85% (ISIN: US71647NAN93). Al momento, garantiscono un rendimento del 6%. Esistono diversi rischi correlati all'investimento, così come opportunità.
Rendimenti in rialzo in India, dove anche il cambio si mostra debole, malgrado il deprezzamento recente del dollaro. Ecco perché sarebbero segnali positivi.
Il Kuwait rischia di non poter pagare gli stipendi pubblici dopo il mese di ottobre, ma non c'entra il default. E lo dimostrano anche i rendimenti degli Eurobond.
L'ultimo bond emesso dalla compagnia delle crociere presenta rischi per gli obbligazionisti non del tutto compresi dal pubblico. Vediamo quali e perché.