Pechino è il secondo creditore di Washington con oltre 1.000 miliardi di debito pubblico americano detenuto. Forte potere di leva, ma gli scenari più estremi restano fantasiosi.
Acquisti record di titoli di stato italiani e australiani da parte dei fondi nipponici. Altri capitali potrebbero riversarsi su questi bond, ma i segnali appaiono discordanti.
Le tensioni geopolitiche, sfociate in uno scontro militare, non stanno terremotando i rispettivi mercati obbligazionari. I bond armeni, però, pagano di più la crisi.
Lo storico marchio automobilistico britannico ha emesso obbligazioni a tassi relativamente elevati, pur contenuti per il mercato "non investment grade".
La compagnia petrolifera messicana ha emesso nuove obbligazioni a 5 anni, riscuotendo forte successo sul mercato. Deboli i giudizi delle agenzie di rating.