L'arresto di Sarkozy pone domande sul possibile legame con la caduta del governo Berlusconi nel novembre 2011. Cerchiamo di ripercorrere le vicende relative alla guerra in Libia e alla crisi dello spread.
Un lavoro stabile e ben retribuito è l'ambizione di tutti, ma occhio alle promesse elettorali di certi demagoghi, le quali potrebbero rivelarsi una triste illusione.
Silvio Berlusconi è uno dei due illustri sconfitti delle elezioni politiche del 4 marzo, insieme a Matteo Renzi. L'ex premier non si arrende, ma segnala di non avere compreso né le ragioni
La crisi di un modello economico e sociale fallimentare ha determinato la fine del centro in Italia. L'appello ai moderati non funziona più, serve credibilità.
Il PD dovrà cercare di restare al governo, pur avendo incassato una batosta elettorale umiliante e storica. Vediamo le ragioni per cui non potrà permettersi di andare all'opposizione.
Il PD è dilaniato tra il segretario Matteo Renzi e quanti vorrebbero stringere un'intesa con il Movimento 5 Stelle. Ufficialmente, il Nazareno esclude accordi con Luigi Di Maio. Quali prospettive?
Il Movimento 5 Stelle al governo apparentemente non spaventa più nessuno, ma dietro agli apparenti "endorsement" di certi "poteri forti" si nasconderebbe una strategia raccapricciante: portare a Roma finalmente la Troika.
Il successo del Movimento 5 Stelle lo si deve essenzialmente alla BCE di Mario Draghi. Ecco l'apparente linea rossa che lega il "populismo" demagogico italiano all'establishment finanziario.
Il reddito di cittadinanza avrebbe contribuito in misura determinante alla vittoria dilagante del Movimento 5 Stelle al sud. Se così fosse, il sud sarebbe semplicemente disperato e gli schieramenti tradizionali hanno dimostrato