La sfida tra stufa a pellet e stufe elettriche e simili contro il caro bollette: quale scegliere?

Contro il caro bollette, molti consumatori sono alla ricerca della migliore soluzione: ecco cosa dice un’indagine su stufe a pellet e stufe elettriche e affini.
2 anni fa
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pellet

Stufa a pellet o stufa elettrica? Questo è il dilemma. Quale scegliere per fronteggiare il caro bollette? L’inverno è alle porte e il freddo inizia a pungere in tutta Italia. I consumatori sono alla ricerca della soluzione migliore per evitare l’utilizzazione dei riscaldamenti alimentati a gas, e guardano a risposte alternative.

Alcuni dati possono già indicare quali sono state le scelte degli italiani nell’ultimo inverno e che quindi possono spiegare quale potrebbe essere il trend anche per la stagione in arrivo.

Le stufe alimentate da combustibili naturali hanno visto un’impennata di acquisti che si attesta sul +28% rispetto al 2021, mentre la maggior parte delle modalità di riscaldamento che sfruttano l’energia elettrica hanno subito un notevole calo.

Dai camini elettrici ai termoventilatori, dai pannelli radianti ai riscaldatori a convettore, fino alle barre riscaldanti a irraggiamento, il mercato è in calo.

Alcuni dati sulla sfida tra stufa a pellet e stufa elettrica (o simili) per fronteggiare il caro bollette

I dati che presentiamo sono relativi ai primi cinque mesi del 2021, e quindi danno un’indicazione precisa su come è andato l’inverno 2021-2022, e possono rappresentare degli indicatori utili per comprendere quale sarà il trend nella stagione che sta arrivando.

Il caro bollette non si arresta, ed è possibile che il costo della materia prima possa continuare a salire. Il confronto tra stufa a pellet e stufa elettrica, o sistemi affini che sfruttano la corrente elettrica, si trova all’interno di uno studio di Gfk, che ha mostrato come i prodotti elettrici abbiano subito un calo netto nelle vendite. In generale, si parla di un -7,2% rispetto allo stesso periodo nel 2021. Facciamo un esempio: i termoventilatori rappresentano il grosso del mercato, circa il 60% del comparto, e hanno comunque subito un calo netto dell’8,8%, mentre i termosifoni elettrici vedono un -8,2% e le barre riscaldanti -4,2%.

Questi cali nel mercato dei prodotti di riscaldamento elettrici è dovuto probabilmente a un dato meteorologico. L’inverno 2021-2022 è stato particolarmente mite per cui molti italiani non hanno sentito il bisogno di acquistare strumenti ausiliari per il riscaldamento di stanze, bagni, cantine o appartamenti interi come a volte capita al sud dove il riscaldamento non è presente. La stufa a pellet, invece, viene acquistata per sostituire integralmente il riscaldamento a metano, per cui si spiega così l’impennata di acquisti, nonostante la crescita del prezzo della biomassa.

Il clima mite può aiutare gli italiani (anche se non è una buona notizia)

Le previsioni per l’inverno 2022-2023 sembrano confermare le tendenze degli ultimi anni, tutto lascia pensare che sarà mite e il freddo non pungerà troppo. L’effetto combinato di una stagione non troppo fredda, del caro bollette e dell’inflazione probabilmente favoriranno il trend che penalizza i riscaldamenti che utilizzano elettricità rispetto alla stufa a pellet. Gli italiani inoltre stanno cambiando le proprie abitudini, come spiega lo studio di Gfk. Il 28,5% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare gli elettrodomestici in maniera molto più oculata e le alternative più apprezzate sarebbero le pompe di calore, il 34% ne valuta l’installazione, e il fotovoltaico, il 14%, percentuale più bassa perché i costi crescono notevolmente.

Il clima più mite è sicuramente un alleato in questo periodo di crisi energetica, ma non è di per sé una buona notizia. I disastri ambientali, dovuti al cambiamento climatico, pensiamo al caso di Ischia, potrebbero moltiplicarsi.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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