Shopping durante la 104: ecco come giustificarsi per non passare guai

Ecco come giustificarsi per non passare guai nel caso in cui si faccia dello shopping mentre si usufruisce dei permessi legge 104.
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shopping Legge 104
Foto © Pixabay

È possibile fare shopping mentre si usufruisce dei permessi Legge 104? Come canta Anastasio con il brano Correre: “Correre, tu devi correre, non devi domandare ne rispondere. Ti devi alimentare con le compere, scattare, commentare, scorrere”.

Tante sono le cose che ognuno di noi può decidere di comprare per soddisfare le proprie esigenze personali, come ad esempio vestiti, alimenti piuttosto che prodotti per la cura personale.

Molte persone decidono di effettuare i vari acquisti online, oppure di recarsi di persona presso una struttura fisica. In quest’ultimo caso, ovviamente, bisogna allontanarsi dalla propria abitazione per raggiungere il negozio di proprio interesse. Ma cosa succede nel caso in cui si decida di fare shopping mentre si usufruisce dei permessi legge 104? Entriamo nei dettagli e vediamo come giustificarsi per evitare di incorrere in spiacevoli inconvenienti.

Shopping durante la 104: ecco come giustificarsi per non passare guai

I titolari di Legge 104 hanno diritto a diverse agevolazioni come ad esempio beneficiare di tre giorni di permessi al mese retribuiti. Un aiuto senz’ombra di dubbio molto utile, volto ad aiutare i soggetti interessati a conciliare nel miglior modo possibile la sfera privata con quella lavorativa. Nei giorni in cui si usufruisce di questi permessi, i caregiver devono prestare regolare assistenza al familiare non autosufficiente. In caso contrario rischiano di essere licenziati.

I giorni di permessi, d’altronde, sono volti a garantire un valido sostegno a chi ne ha bisogno. Se il caregiver sfrutta i permessi per andare ad esempio in vacanza piuttosto che dal parrucchiere, viene meno il principio alla base di tale agevolazione. Tuttavia non bisogna pensare che si debba restare necessariamente tutto il giorno rinchiusi nella casa della persona non autosufficiente. Come si evince dall’Ordinanza della corte di Cassazione Sezione Lavoro, numero 1227 del 17 gennaio 2025:

“va tenuto conto non soltanto delle prestazioni di assistenza diretta alla persona disabile, ma anche di tutte le attività complementari ed accessorie, comunque necessarie per rendere l’assistenza fruttuosa ed utile, nel prevalente interesse del disabile avuto di mira dal legislatore. In questo senso rileveranno le attività (e i relativi tempi necessari) finalizzate ad esempio all‘acquisto di medicinali, al conseguimento delle relative prescrizioni dal medico di famiglia, all’acquisto di generi alimentari e di altri prodotti per l’igiene, la cura della persona e il decoro della vita del disabile, o infine alla possibile partecipazione di quest’ultimo ad eventi di relazione sociale, sportiva, religiosa etc”.

Il concetto di continuità durante i permessi legge 104

Una persona che usufruisce dei permessi legge 104, quindi, si può allontanare dall’abitazione per effettuare degli acquisti a favore del familiare non autosufficiente. Questo, ad esempio, per comprare degli alimenti o dei farmaci. In tale ambito, inoltre, è importante porre l’attenzione sul significato di continuità durante i permessi 104.

Come già detto, il caregiver non deve restare tutto il giorno nella casa della persona non autosufficiente. L’assistenza, d’altronde, si rivela essere un compito molto impegnativo, sia dal punto di vista fisico che mentale.

Proprio per questo motivo, ritagliarsi dei momenti per sé stessi, ad esempio per prendere una boccata d’aria, non può essere considerato un illecito.

L’importante è che il tempo destinato al riposo occupi soltanto una minima parte della giornata in cui ci si assenta dal lavoro mentre si usufruisce dei permessi legge 104.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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