Il governo di Giorgia Meloni ci sta provando. Venerdì scorso, il Consiglio dei ministri ha approvato tra le norme del decreto concorrenza anche l’obbligatorietà per le aziende produttrici di segnalare il rimpicciolimento delle confezioni vendute a parità di prezzo con un’etichetta per almeno sei mesi. E’ così che cerca di contrastare il fenomeno della “shrinkflation”, che consiste nel ridurre le dimensioni di un prodotto (peso, capacità o lunghezza) senza segnalarlo esplicitamente al consumatore. Questi è indotto a credere, ad esempio, di comprare la stessa confezione di 500 grammi di pasta, mente in carrello ne mette una da 450 grammi.
Rimpicciolisce anche il tempo dei servizi offerti
La shrinkflation è un’inflazione mascherata. C’è e si sente, ma non ci si accorge subito della sua esistenza. E se vi dicessimo che l’iniziativa del governo, per quanto accolta favorevolmente dalle associazioni dei consumatori, sia solamente una risposta parziale a un fenomeno di ben più vasta portata?
Molti di noi italiani siamo già in vacanza in questi giorni, anche se il clou si ha tradizionalmente in agosto. E chissà quanti stiano avvertendo un rincaro dei prezzi non dichiarato, ma che non ha a che vedere con confezioni al supermercato. Quello che non sempre immaginiamo è che la shrinkflation esiste anche per quanto riguarda l’erogazione dei servizi. Siete in uno stabilimento balneare, vi state rilassando e avete appena affidato vostro/a figlio/a a un istruttore di nuoto per una lezione in piscina. Rispetto allo scorso anno vi capita di verificare che la lezione sia durata di meno? Anziché 60 minuti, poniamo 55. Ebbene, siamo dinnanzi a un caso di rimpicciolimento del tempo offerto. La lezione vi costa la stessa tariffa, ma nei fatti il rincaro sfiora il 10%.
Da spiaggia in aereo, rincari subdoli
E restiamo in spiaggia.
Prima ancora di scendere in spiaggia, avrete probabilmente preso l’aereo. E anche lì avrete verosimilmente subito un caso di shrinkflation subdola. La distanza tra i seggiolini si sarà ridotta e/o le loro stesse dimensioni sono diminuite. State più scomodi, ma in cambio ritenete di non avere accusato rincari. Tuttavia, state pagando per sedere in uno spazio più piccolo. In molti casi, un sacrificio che si è disposti a compiere pur di non spendere cifre maggiori.
Occhio alla shrinkflation in vacanza
Casi di shrinkflation nei servizi ve ne sarebbero tanti. Anche la durata di una doccia automatizzata in un lido può essere ridotta. Serve anche a sprecare meno acqua e a difendere l’ambiente, ma è evidente che dietro vi sia anche la volontà dei gestori di ridurre i costi (o di contenerne gli aumenti), mantenendo il fatturato invariato. Piccoli sacrifici quotidiani, che messi insieme ti fanno capire quanto stia usufruendo di minori servizi senza pagare di meno. E’ l’inflazione mascherata, caro vacanziere!