Quando si intraprende una causa è bene sapere che in caso di sentenza sfavorevole si è costretti al pagamento delle spese processuali. Il giudice, infatti, insieme alla sentenza, pronuncia anche la condanna: chi perde, infatti, deve rimborsare al vincitore le spese che ha dovuto sostenere per difendersi nel processo.
L’avvocato della parte vincitrive invierà, al termine del processo, l’atto di precetto a chi è condannato al pagamento delle spese: l’intimazione a pagare va adempiuta entro 10 giorni per evitare al recupero forzoso di quanto dovuto.
Se, quindi, non si pagano le spese cui si è condannati, attraverso azioni esecutive si procede al recupero forzoso. Si procede, di solito, attraverso pignoramenti di stipendi, pensioni, immobili, auto, conto corrente. Ma cosa succede se il creditore non ha a disposizione beni sui quali procedere con il pignoramento quest’ultimo non potrà essere effettuato. Se non si è, quindi, in possesso di beni pignorabili l’esecuzione forzosa non potrà avere effetti poichè mancano i beni con i quali soddisfare il credito.