Il sistema previdenziale italiano offre una vasta gamma di possibilità per andare in pensione anticipata, con numerosi requisiti variabili, che spaziano dall’età di uscita dal mondo del lavoro a diversi altri criteri. Questa ricchezza di opzioni porta, in media, i lavoratori italiani a ritirarsi dal lavoro prima dei 62 anni: in base agli ultimi dati previdenziali, l’età media di pensionamento è di 61,6 anni per i lavoratori e 61,2 anni per le lavoratrici. Ciò nonostante, esistono soggetti che non vanno in pensione nemmeno a 67 anni, altri che si ritirano a 71 anni, e ancora altri che non accedono mai alla pensione.
“Buonasera, sono un fedele lettore interessato a sapere se esistono misure che consentono di andare in pensione a 60 anni, età che spero di raggiungere a dicembre 2024. Potete indicarmi quali sono le misure che permettono un pensionamento a questa età?”
In Italia si esce dal lavoro molto prima dei 67 anni
Le pensioni anticipate in Italia sono decisamente più frequenti rispetto alle pensioni di vecchiaia. Questo non solo in termini di numero di contribuenti che ne beneficiano ma anche per la varietà di misure disponibili. Di fatto, esistono più opzioni che permettono di lasciare il lavoro prima dei 67 anni rispetto a quelle che consentono l’uscita a tale età o successivamente.
Le pensioni di vecchiaia standard prevedono un’età di uscita a 67 anni con 20 anni di contributi. Oppure a 71 anni con 5 anni di contributi. Esistono poi le pensioni di vecchiaia in deroga secondo la riforma Amato, con 67 anni di età e 15 anni di contributi. E la pensione quindicenni della riforma Dini. Al contrario, le misure che anticipano l’uscita sono numerose e includono l’APE sociale a 63,5 anni, la Quota 103 a 62 anni, Opzione Donna a partire da 59 anni e l’anticipata contributiva a 64 anni, tra le altre.
Si può andare in pensione anticipata anche a 60 anni, ecco le misure che lo prevedono
Andare in pensione a 60 anni non è possibile con soli 20 anni di contributi. A meno che non si soddisfino specifici requisiti aggiuntivi, come la pensione di vecchiaia con invalidità specifica. Le donne possono accedere a questa misura a 56 anni (e gli uomini a 61 anni) con 20 anni di contributi. Ma solo in presenza di una disabilità specifica al lavoro pari o superiore all’80%. Inoltre, le donne possono beneficiare di Opzione Donna tra i 59 e i 61 anni. A condizione di rientrare tra le categorie specificate e di completare 35 anni di contributi.
Pensioni senza limiti di età, i 60 anni bastano
Esistono misure indipendenti dai limiti anagrafici che consentono il pensionamento anche a 60 anni. La pensione anticipata ordinaria, introdotta nel 2012, e la quota 41 per i lavoratori precoci sono esempi di tali opzioni. La pensione anticipata ordinaria richiede 42 anni e 10 mesi di contributi per i lavoratori e 41 anni e 10 mesi per le lavoratrici. Con l’esigenza di 35 anni di versamenti effettivi da lavoro. Analogamente, per la quota 41, sono necessari 41 anni di contributi, di cui almeno un anno versato prima dei 19 anni di età. E l’appartenenza a determinate categorie di lavoratori.