Giuliano Ferrara lo aveva annunciato in un video, mettendosi provocatoriamente il rossetto: se Berlusconi viene condannato allora “siamo tutti puttane” . Questo l’inno della manifestazione tenutasi ieri a piazza Farnese (Roma) dalle ore 19.00 come segno di protesta per la sentenza di condanna della “giustizia puritana” e la “magistratura comunista”. Lo slogan “siamo tutti puttane” campeggiava su un grosso manifesto dietro al palco del comizio, accanto ad una gigantografia dell’ex rais egiziano Mubarak e una sagoma a grandezza naturale di Berlusconi.
In piazza la fidanzata di Berlusconi: non mi sento una puttana e non lo è neanche Ruby
Accanto al direttore de Il Foglio si scorge Francesca Pascale, fidanzata di Silvio Berlusconi. Circondata dai giornalisti la Pascale si è detta “offesa dalla giustizia malata”. La giovanissima fidanzata racconta di essere li senza il permesso di Silvio: “Sono venuta in piazza perche’ mi sentivo di venire. Non ho avvisato Silvio perche’ mi avrebbe impedito di essere qui, sarebbe stato preoccupato per me. Penso comunque che se me l’avesse impedito sarebbe stata la prima volta che gli avrei disobbedito“. Ad una giornalista che le chiede “lei si sente una puttana?” ha risposto: “no assolutamente e neanche Ruby lo è”. FOTOGALLERY: “Siamo tutti puttane”: la manifestazione pro Berlusconi Nella folla avvistati Denis Verdini, Fabrizio Cicchitto, Giancarlo Galan, Daniele Capezzone, Ignazio Abbrignani, Lucio Malan, Daniela Santanchè, Maurizio Lupi e Stefania Prestigiacomo.
Insulti dei manifestanti ad una giornalista de Il Fatto quotidiano
La manifestazione è stata a più riprese interrotta da alcuni contestatori ma si è trattato di interventi verbali civili che non hanno mai richiesto l’intervento delle forze dell’ordine che presidiavano la zona. Finita la manifestazione Ferrara si è allontanato scortato dagli agenti di polizia che avevano fatto cordone attorno a lui. Meno disponibili al confronto alcuni dei manifestanti, soprattutto quelli di una certa età. Molti dei presenti hanno rifiutato di parlare ai microfoni della giornalista de Il Fatto Quotidiano dichiarandosi contro il giornale e il giornalismo di sinistra. La cronista è stata insultata perché facente parte della “scuola della sinistra” e anche per il suo aspetto fisico “tu non ci andresti ad Arcore perché non ti farebbero entrare per quanto sei brutta”.