Vietato fumare? E l’industria del tabacco offre sigarette gratis ai giovanissimi

L'industria del tabacco si sposta verso le economie emergenti, ponendo nel mirino i giovanissimi quali nuovi potenziali fumatori. E in India è battaglia contro il governo.
7 anni fa
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Battaglia tra India e industria tabacco

Che il nuovo target dell’industria del tabacco siano i giovanissimi dei paesi più poveri non è certo una novità e cinicamente parlando appare del tutto comprensibile che ciò accada, essendosi dotate le economie più ricche e maggiormente consapevoli delle conseguenze nocive del fumo di legislazioni restrittive, da ultima la vendita dei pacchetti di sigarette listati a lutto e senza la sponsorizzazione del marchio, in modo da inibirne l’appeal. (Leggi anche: Sigarette, immagini shock sui pacchetti)

Si calcola che in India muoiano ogni anno 900.000 persone per malattie legate al fumo, mentre i costi per l’economia nazionale ammonterebbero a 16 miliardi.

Eppure, Nuova Delhi non sembra avere intenzione di fare parte di quella cerchia di paesi nel mirino dei giganti del tabacco, puntando a imitare le norme stringenti dei paesi più avanzati. Fa troppa gola, però, uno stato che da solo rappresenta oggi quasi un quinto della popolazione mondiale e in cui i fumatori appaiano percentualmente bassi. Ci sono tutti i presupposti per una bella lotta tra autorità pubbliche e venditori di fumo, con questi ultimi decisi a non soccombere a un mondo “smoking-free”.

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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