Sisma: il Fisco premia chi effettua donazioni

Il Fisco premia chi effettua donazioni, con detrazioni e agevolazioni, in favore delle popolazioni colpite dalla tragedia del terremoto nell'Italia centrale: ecco come.
8 anni fa
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Il Fisco premia chi effettua donazioni, con detrazioni e agevolazioni, in favore delle popolazioni colpite dal Sisma.

Euro  2.066  sono  detraibili per le erogazioni in denaro in favore delle popolazione colpite ai beni ceduti gratuitamente dalle imprese non considerati ai fini della determinazione della base imponibile

Il Fisco contribuisce  nella immediata gara di solidarietà scattata in favore delle popolazioni colpite dalla tragedia del terremoto nell’Italia centrale.

Come già aveva fatto in passato per gli eventi in Abruzzo, in Emilia Romagna, in Umbria e nelle Marche.

Anche in questa occasione sono stati previsti incentivi fiscali a fronte delle erogazioni più generose, da persone fisiche e da imprese.

Sisma: Il Fisco premia le persone fisiche che effettuano donazioni

E’ pari a 2.066 euro l’ammontare massimo detraibile (al 19%) per le erogazioni in denaro a favore delle popolazioni colpite da eventi di calamità pubblica o da altri eventi straordinari, anche se avvenuti in altri Stati.

I soggetti abilitati a ricevere i contributi sono:

  • le Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus);
  • le organizzazioni internazionali di cui l’Italia è Paese membro;
  • altre fondazioni, associazioni, comitati ed enti che, costituiti con atto o statuto redatto nella forma dell’atto pubblico o della scrittura privata autenticata o registrata, hanno tra le proprie finalità gli interventi umanitari in favore di popolazioni colpite da calamità pubbliche o altri eventi straordinari;
  • le amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali, gli enti pubblici non economici; – le associazioni sindacali di categoria.

Bisogna fare attenzione alla  modalità di versamento prescritta per fruire del beneficio: l’erogazione deve essere effettuata tramite banca, ufficio postale, carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari.

Niente contanti, ma modalità che consentano all’Agenzia delle Entrate di verificare la donazione, attraverso l’esibizione dell’assegno, della ricevuta o dell’estratto conto.

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