Sismabonus 2025: cosa cambia per questa detrazione fiscale

La Legge di Bilancio 2025 ridisegna anche il sismabonus, riducendo le aliquote e differenziandole tra abitazioni principali e seconde case.
19 ore fa
1 minuto di lettura
sismabonus
Foto © Pixabay

La Legge di Bilancio 2025 ha portato significative modifiche al panorama degli incentivi fiscali legati agli interventi edilizi, toccando anche il sismabonus, uno strumento cruciale per la prevenzione e la sicurezza strutturale degli immobili.

L’agevolazione, pensata per sostenere chi decide di adottare misure antisismiche sulle proprie proprietà, subisce una revisione che ne ridimensiona l’impatto economico per i contribuenti.

La nuova struttura del sismabonus

A partire da quest’anno, via delle novità previste dalla manovra di bilancio 2025, la detrazione fiscale sismabonus viene ridotta, seguendo un percorso differenziato in base alla destinazione d’uso degli immobili.

Per le spese sostenute durante l’anno fiscale 2025, il beneficio è fissato al 50% delle spese documentate, ma solo se i lavori riguardano l’abitazione principale. In caso di interventi su immobili destinati a seconda casa, lo sgravio si abbassa ulteriormente al 36%.

Il quadro si modifica ulteriormente per gli anni successivi. Per le spese effettuate nel 2026 e nel 2027, la detrazione concessa scende al 36% per gli interventi sull’abitazione principale, mentre per le seconde case l’aliquota applicabile si riduce al 30%. Questo rappresenta un cambiamento significativo rispetto al passato, dove il sismabonus offriva aliquote più vantaggiose e meno differenziate tra le tipologie di immobili.

Limite di spesa e durata dell’incentivo

Il tetto massimo delle spese ammissibili rimane invariato. Il limite è fissato a 96.000 euro per unità immobiliare e si applica indistintamente per gli anni d’imposta 2025, 2026 e 2027. Tale soglia rappresenta il massimo importo su cui calcolare la detrazione spettante, indipendentemente dalla percentuale applicabile per l’immobile in questione.

Per quanto riguarda il futuro dell’agevolazione oltre il 2027, attualmente non ci sono disposizioni ufficiali. Il destino del sismabonus a partire dal 2028 resta incerto, e ci si aspetta che eventuali proroghe o modifiche vengano definite nelle prossime leggi di bilancio.

Sismabonus: il confronto con altri incentivi fiscali

Le modifiche apportate al sismabonus si inseriscono in un quadro più ampio di revisione degli incentivi edilizi, che coinvolge anche il bonus ristrutturazione e l’ecobonus.

Questi strumenti, pur mantenendo obiettivi specifici, condividono con il sismabonus una progressiva riduzione delle aliquote e una maggiore selettività nell’applicazione delle agevolazioni.

La scelta di differenziare le aliquote in base alla destinazione d’uso degli immobili riflette un orientamento del legislatore verso un utilizzo più mirato delle risorse pubbliche. Tuttavia, questa politica rischia di scoraggiare gli investimenti in interventi antisismici su immobili diversi dalla prima casa, con potenziali implicazioni sulla sicurezza complessiva del patrimonio immobiliare italiano.

Riassumendo…

  • Riduzione aliquote: sismabonus 2025 prevede detrazione al 50% per abitazioni principali, 36% per seconde case.
  • 2026-2027: aliquota scende al 36% per abitazioni principali, 30% per seconde case.
  • Limite spesa: Massimo 96.000 euro per unità immobiliare resta invariato fino al 2027.
  • Destinazione: differenze tra prima e seconda casa influenzano vantaggi fiscali e decisioni d’investimento.
  • Settore edilizio: aziende devono adattarsi e sensibilizzare sull’importanza della sicurezza antisismica.
  • Futuro incerto: nessuna decisione ufficiale per il sismabonus oltre il 2027.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

bonus caldaia
Articolo precedente

Fine del bonus caldaie? Ecco quando è ancora possibile averlo

Finalmente in pensione dopo 4 anni di indennità? Ecco come
Articolo seguente

Finalmente in pensione dopo 4 anni di indennità? Ecco come