Nell’incontro tenutosi ieri tra Governo e imprese, si è discusso anche di sismabonus acquisti, posto che lo stop alla cessione del credito ha pesanti impatti anche sul sismabonus acquisti, rispetto al quale, le opzioni di cessione del credito e sconto in fattura, saranno valide solo con registrazione del contratto preliminare ovvero stipula del contratto definitivo di compravendita dell’immobile avvenuto entro il 16 febbraio 2023.
Dunque, in data antecedente all’entrata in vigore del DL 11/2023, con il quale il Governo ha detto addio alle suddette opzioni.
Nell’incontro di ieri, il Governo si è dimostrato disponibile ad allungare l’efficacia delle opzioni di sconto in fattura e cessione del credito per il sismabonus acquisti.
Vediamo nello specifico quali sono le novità che potrebbero arrivare in fase di conversione in legge del suddetto decreto.
Il sismabonus acquisti
Quando parliamo di sismabonus acquisti, facciamo riferimento alla detrazione fiscale prevista all’articolo 16, comma 1-septies, del decreto legge 4 giugno 2013, n. 63. La detrazione è calcolata sulla spesa sostenuta per acquistare case antisismiche. Si deve trattare di immobili situati nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3.
La detrazione ordinaria va dal 75% all’85% su una spesa max di 96.000 euro per unità immobiliare. Per le spese sostenute durante il periodo di vigenza del superbonus, la detrazione è del 110%.
La detrazione è calcolata sul prezzo della singola unità immobiliare risultante nell’atto pubblico di compravendita. Per beneficiare del 110% e non delle aliquote ridotte, il DL 36/2022 ha previsto che gli acquirenti della suddette case antisismiche avevano tempo fino al 31 dicembre 2022 per stipulare il rogito.
Detto ciò, affinchè si poteva sfruttare questo termine più ampio, era necessario comunque che alla data del 30 giugno ci siano:
- un preliminare di vendita dell’immobile regolarmente registrato,
- la dichiarazione di ultimazione dei lavori strutturali, con relativo il collaudo degli stessi e
- l’attestazione del collaudatore statico che asseveri il raggiungimento della riduzione di rischio sismico.
Inoltre, l’immobile deve essere accatastato almeno in categoria F/4.
Nel rispetto di tali condizioni, l’atto definitivo di compravendita poteva essere stipulato anche oltre il 30 giugno 2022 ma comunque entro il 31 dicembre 2022.
Dopo tali date, comunque rimane in essere il sismabonus acquisti ordinario (dal 75% all’85%). Anche per il sismabonus acquisti è possibile sfruttare le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito.
Lo stop alla cessione del credito e il sismabonus acquisti
Dopo lo stop alla cessione del credito, coloro i quali stavano per acquistare case antisismiche si sono trovati con un pugno di mosche in mano.
Il motivo è semplice, il Governo nel prevede lo stop alle opzioni di cessione del credito e allo sconto in fattura, ha fissato solo casi residuali nei quali le opzioni possono essere ancora espresse
Infatti, i contribuenti potranno sfruttare ancora le citate opzioni se alla data del 16 febbraio:
- per gli interventi diversi da quelli effettuati dai condomini, risulta presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) o presentato altro titolo abilitativo per i lavori diversi al superbonus;
- per gli interventi effettuati dai condomini, deve risulta adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e risulti presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA)
- per gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo;
- per gli interventi per i quali non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo (edilizia libera), è richiesto l’inizio dei lavori.
Per il sismabonus acquisti, le opzioni di cessione del credito e sconto in fattura, saranno valide solo con registrazione del contratto preliminare ovvero stipula del contratto definitivo di compravendita dell’immobile avvenuto entro il 16 febbraio 2023.
Sismabonus acquisti dopo l’incontro Governo-imprese
Detto ciò, nell’incontro tenutosi ieri tra Governo e imprese, si è discusso anche di sismabonus acquisti, posto che lo stop alla cessione del credito ha pesanti impatti anche sul sismabonus acquisti, rispetto al quale le opzioni di cessione del credito e sconto in fattura non sono più ammesse.
Ebbene, la soluzione che potrebbe arrivare in fase di conversione in legge del decreto Aiuti-quater è quella di permette lo sconto in fattura e la cessione del credito anche in assenza del preliminare di vendita ma con permesso di costruire ottenuto prima del 17 febbraio.
Vedremo nei prossimi giorni come si evolverà la questione. Di certo il Governo l’ha combinata grossa.