Sistema di tassazione duale su titoli di stato e buoni fruttiferi postali, stangata in arrivo?

Governo diviso sulla riforma fiscale che prevede un sistema di tassazione duale e possibili aumenti delle aliquote su BTp, Bfp e immobili
3 anni fa
1 minuto di lettura
Riforma fiscale, investire in BTp con cedole alte?
Riforma fiscale, investire in BTp con cedole alte? © Licenza Creative Commons

Maggioranza divisa sulla riforma fiscale del governo, che punta a cristallizzare in Italia il sistema di tassazione duale. Sulla filosofia della scelta non vi sono spaccature, le quali riguardano, invece, i dettagli tecnici. Si tratta di dare vita a un sistema fiscale, che si fonda essenzialmente su un doppio binario:

  • tassazione progressiva sui redditi da lavoro;
  • tassazione proporzionale su tutti gli altri redditi.

In pratica, le aliquote IRPEF rimarrebbero solamente per i redditi da lavoro, mentre per i redditi da capitale sarebbe prevista una sola aliquota proporzionale, cioè non crescente all’aumento dei redditi stessi.

In realtà, questo sistema di tassazione duale in Italia esiste nei fatti già. Se ci fate caso, l’IRPEF non si applica più nemmeno sugli affitti riscossi dal proprietario di un immobile locato a scopo abitativo, a meno che il contribuente stesso non lo desideri.

Tassazione duale, ecco come funzionerebbe

La lite riguarda, però, le aliquote. Il Ministero di economia e finanze prevede in via transitoria la fissazione di due aliquote, verosimilmente del 15% e del 26%, al fine di tendere a regime a un’unica aliquota del 23%. Questa sarebbe la stessa applicata ai redditi da lavoro rientranti nel primo scaglione IRPEF. Lega e Forza Italia si mostrano contrarie, in quanto ritengono che a pagarne lo scotto sarebbero due categorie di contribuenti: i possessori di titoli di stato e Buoni fruttiferi postali; i proprietari di immobili.

I primi versano oggi il 12,5% sui rendimenti percepiti, i secondo il 21% dei canoni di locazione (10% per i canoni concordati). Fissare le aliquote al 15% e al 26% significherebbe stangare i famosi “Bot people” e coloro che investono sul mattone. L’attuale tassazione duale prevede un’aliquota del 26% sui redditi di natura finanziaria, ad eccezione proprio dei titoli di stato e dei Buoni fruttiferi postali.

Peraltro, elevare la tassazione su BTp e Bfp non comporterebbe alcun aumento di gettito netto per lo stato.

Esso prenderebbe con una mano e con l’altra dovrebbe offrire rendimenti più alti ai sottoscrittori. Il fine della riforma sarebbe un altro: mettere tutte le forme d’investimento sullo stesso piano per convenienza fiscale. Tuttavia, di questo passo pagheranno il conto coloro che investono quattro spiccioli nel debito sovrano e non portano a casa ormai da anni praticamente nulla.

[email protected] 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

sul tema OBBLIGAZIONI

Calendario pensioni maggio 2022, conto alla rovescia per i pagamenti: cosa sapere
Articolo precedente

Quando saranno pagate le pensioni di maggio 2022: date alle Poste e in banca

Reddito di cittadinanza e bonus 200 euro: l'Inps chiarisce quando è compatibile
Articolo seguente

Reddito di Cittadinanza marzo: ricarica di aprile solo 40 euro. Perché questo taglio vergognoso?