Siti porno: la pubblicità vale un pozzo di soldi, ma in pochi hanno coraggio

La pubblicità sui siti porno e di incontri alletta diversi esperti di marketing. Il caso Diesel è stato un successo, ma bisogna valutare il rapporto tra i costi e i benefici dell'iniziativa.
9 anni fa
2 minuti di lettura

   

Non sempre è un successo

Fare campagna pubblicitaria sui siti porno porterebbe mediamente 10 volte più visite di utilizzare come canali Google o Facebook, ma a un decimo del costo. In sostanza, si spende molto e si raggiunge una clientela sterminata, anche se di un certo target. Il successo di Diesel è stato reso possibile, ad esempio, anche dal fatto di avere come acquirenti, in particolare, uomini, che sono anche di gran lunga i visitatori più numerosi di siti porno. Il caso di Zomato, invece, ha dimostrato l’esatto contrario, ovvero che la strategia potrebbe non pagare.

Il sito di ricerca dei ristoranti e di ordinazione di cibo aveva anch’esso annunciato alla fine dello scorso anno lo sbarco sui siti hard, ma dopo qualche giorno ha pubblicizzato l’interruzione della campagna, chiedendo scusa ai clienti per avere urtato la loro sensibilità. Cos’era successo? Attivo in 20 paesi, Zomato aveva di fatto creato irritazione tra la clientela di alcuni paesi, dove per ragioni culturali la scelta era stata malvista.

Occhio a immagine brand e a target clientela

Da questi casi opposti si desume che il fare o non fare pubblicità sui siti porno dipende dal tipo di immagine di cui si gode. Un brand per la famiglia non potrebbe utilizzare una simile opzione, rischiando di rovinare, di svalutare il proprio marchio. Più facile, invece, sarebbe farlo per una società nuova, che non solo non avrebbe nulla da perdere, ma potrebbe utilizzare una campagna online sui siti porno per fare parlare di sé, creare curiosità e attirare l’attenzione del mercato. Gli analisti sembrano concordi nel ritenere che ancora per alcuni anni non dovremmo assistere a una corsa verso il segmento hard presente online per pubblicizzare il proprio prodotto. Tuttavia, l’interesse è crescente ed è molto allettante il rapporto tra i costi e il pubblico raggiunto con l’investimento.

Purché sia il brand che il target siano coerenti con l’iniziativa.  

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Pensione di reversibilità: sarà estesa anche alle coppie di fatto

Articolo seguente

Bonus studenti 500 euro: esteso anche ai 18enni stranieri