Slittano i rimborsi del modello 730, ecco perché c’è chi li prenderà più tardi

Slittano i rimborsi del modello 730: perché ci sono casi in cui non si potranno prendere subito i soldi delle eccedenze di imposta a credito.
5 mesi fa
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Slittano i rimborsi del modello 730
Foto © Investireoggi

Presentare la dichiarazione dei redditi con il modello 730 è una prassi annuale, e il 2024 non sarà un’eccezione. Chi presenta prima, chiude prima i conti con il Fisco, beneficiando sia chi aspetta rimborsi fiscali per aver terminato l’anno a credito con l’IRPEF, sia chi deve saldare eventuali eccedenze a debito. Tuttavia, alcuni contribuenti potrebbero non avere la stessa urgenza, poiché la loro situazione reddituale non permette di recuperare l’importo dovuto già con il mese di luglio, come invece sperano i lavoratori dipendenti.

Rimborsi da dichiarazione dei redditi, tempistiche e domande dei lettori

Il modello 730, quando presentato tempestivamente, non sempre garantisce vantaggi immediati. Oggi, i rimborsi sono legati alla data di presentazione delle dichiarazioni.

“Buonasera, sono Piera e sono una pensionata che dovrebbe recuperare qualcosa con il modello 730. Sono fuori per questioni familiari e prevedo di presentare la dichiarazione al mio ritorno a Roma, a fine giugno, presso il mio solito CAF. Riuscirò a ricevere ciò che mi spetta dall’INPS ad agosto, come ogni anno? È la prima volta che lascio passare maggio senza completare questa procedura. Grazie mille.”

“Gentile redazione, sono un lavoratore dipendente e ho portato la documentazione per il mio modello 730 al CAF il 21 maggio, chiedendo di accelerare la procedura per ricevere il rimborso a luglio. Tuttavia, il CAF mi ha informato ieri della loro impossibilità di completare la procedura per eccesso di lavoro. Sono preoccupato che il rimborso slitti oltre l’estate, soprattutto dopo una grande spesa odontoiatrica che dovrebbe garantirmi un rimborso cospicuo. Quando dovrei aspettarmi questo rimborso, secondo le attuali regole?”

Slittano i rimborsi del modello 730, ecco perché c’è chi li prenderà più tardi

I quesiti dei lettori sulle date di accredito dei rimborsi fiscali sono frequenti. In passato, le date di accredito erano fisse e queste domande erano inutili. Ora, con la proroga dei termini per la presentazione delle dichiarazioni, tutto dipende dalla prontezza del contribuente.

Tuttavia, alcuni contribuenti, veloci o meno, non riceveranno i rimborsi così prontamente come potrebbero aspettarsi, soprattutto se non hanno un sostituto di imposta.

Ecco le regole per fare tutto e subito e anticipare i rimborsi

Prima dell’introduzione del modello 730 “senza sostituto”, i rimborsi IRPEF potevano richiedere anni. Ora, chi non ha un sostituto di imposta può utilizzare il modello 730 senza sostituto e ottenere un rimborso entro la fine dello stesso anno fiscale, fornendo all’Agenzia delle Entrate il codice IBAN. Invece, per gli altri, il rimborso arriva via bonifico domiciliato entro marzo dell’anno successivo.

Modello senza sostituto, slittano i rimborsi del modello 730, ed è inevitabile

Anche i contribuenti senza sostituto di imposta ricevono i rimborsi più tardi. Per esempio, i lavoratori che ricevono lo stipendio di luglio ad agosto, non vedranno i rimborsi in quel mese. Analogamente, i pensionati non ricevono il rimborso prima del pagamento della pensione di agosto. Posticipando la presentazione della dichiarazione dei redditi, soprattutto tramite CAF, si allungano inevitabilmente i tempi per i rimborsi.

Attenti anche ai pagamenti, perché slittano i rimborsi del modello 730 ma anche le rate a debito vengono penalizzate

Secondo la Legge di Stabilità del 2019 e il relativo collegato fiscale (DL numero 124/2019), i pensionati ricevono il rimborso con il pagamento del secondo mese successivo alla conclusione della trasmissione della dichiarazione. Chi presenta entro fine maggio o inizio giugno, per esempio, può aspettarsi il rimborso ad agosto, mentre i dipendenti lo riceveranno con la mensilità di luglio. Per i contribuenti con debiti significativi, la rateizzazione può essere una soluzione valida, accelerando la presentazione della dichiarazione per distribuire meglio il debito fino a ottobre, quando scade il termine per l’acconto IRPEF 2025.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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