Lo smart working è il lavoro del futuro e anche in Italia, dove solo con il lockdown e l’emergenza covid-19 si è dato il giusto peso a questa modalità di lavoro agile, molte aziende ne stanno apprezzando i risultati. Interessante, a tal proposito, è lo studio di Lenovo, “Technology and the Evolving World of Work”, che offre una panoramica degli esiti del lavoro agile e le conseguenze generali anche sulla salute.
Le conseguenze del lavoro agile
Durante il lockdown hanno lavorato da casa 8 milioni di persone e ancora oggi buona una fetta di lavoratori sta ancora operando da remoto.
Vantaggi e svantaggi
Dalle risposte è emerso che lavorando da casa ci si sente più produttivi e connessi rispetto all’ufficio e che oltre la metà dei lavoratori che hanno iniziato ad operare da remoto pensano che continueranno a farlo anche in futuro. I vantaggi però sembrano anche scontrarsi con gli svantaggi fisici, emotivi ed economici. Sembra, infatti, che per lavorare da casa, molti dipendenti abbiano dovuto riammodernare l’attrezzatura usata per svolgere le proprie mansioni, quindi in tanti hanno dovuto acquistare nuovi dispositivi o in genere acquistare un nuovo computer, una stampante o altri tipi di accessori il tutto per una spesa media di 305 euro (in Germania 336 euro).
Conseguenze negative non si sono ravvisate solo in termici economici ma anche sulla salute. Il 71% degli intervistati ha detto di aver notato il peggioramento di alcune condizioni tra cui mal di testa, dolori alla schiena e al collo, o difficoltà a dormire.
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