Smart working proroga possibile fino a settembre: cosa cambia per i lavoratori

Che cosa cambia per i lavoratori con la proroga dello smart working al 30 settembre.
di
4 anni fa
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Il decreto sulle riaperture del 26 aprile include la possibile proroga dello smart working e dello stato di emergenza fino al prossimo 31 luglio. Di conseguenza, anche la normativa sullo smart working emergenziale – attualmente in scadenza a fine aprile – verrà prorogata.

Quest’ultima prevede che le aziende possano imporre la modalità di lavoro agile ai propri dipendenti in maniera unilaterale. Dunque senza sottoscrivere un accordo individuale come specificato dalla legge n. 81 del 2017.

Smart working, si va verso la proroga fino a settembre

In linea teorica, con la proroga dello stato di emergenza al 31 luglio, anche la normativa sul lavoro agile emergenziale dovrebbe essere prorogata fino alla fine del mese di luglio.

Nelle ultime ore, però, sta prendendo piede l’ipotesi secondo cui il governo possa posticipare il ritorno alla legge n. 81 di quattro anni fa a dopo l’estate. Il motivo? Per essere certi di allinearsi al raggiungimento dell’immunità di gregge, che secondo il piano della campagna vaccinale dovrebbe essere raggiunta entro l’estate.

Cosa cambia per i lavoratori

La proroga di un ulteriore mese per la normativa speciale sullo smart working favorirebbe inoltre le aziende a organizzarsi sulla disciplina da adottare per lo smart working una volta che l’emergenza Covid sarà conclusa. Al momento, infatti, le società stanno sfruttando il paracadute della normativa emergenziale prevista dal precedente esecutivo dell’ex premier Giuseppe Conte poco dopo l’esplosione della pandemia. Quando il virus però sarà sconfitto (e il concetto di immunità di gregge va in questa direzione), il carattere emergenziale verrà meno, rendendo dunque necessaria una nuova normativa.

Intanto, in relazione al settore della PA, il ministro Renato Brunetta è stato molto chiaro, annunciando come lo smart working potrà restare soltanto se si rivelerà efficiente come metodo di lavoro e incrementerà la soddisfazione da parte del cliente, oltre a migliorare l’organizzazione dell’attività stessa.

In caso contrario, lo smart working sarà di nuovo relegato in un angolo e si tornerà a lavorare in presenza.

Vedi anche: Smart working: retromarcia inaspettata delle big tech, da Google ad Amazon

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