Aumentano le possibilità di smart working per tutti i lavoratori del privato a rischio Covid e per quelli che prestano servizio nelle pubbliche amministrazioni. Le novità sono state di recente inserite nel Dl Rilancio, attualmente in fase di modifica e di conversione in Parlamento. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Smart Working per i lavoratori a rischio Covid
L’Articolo 90 del decreto Rilancio è stato recentemente modificato. In sostanza, è stata ampliata la platea degli aventi diritto al lavoro agile.
In particolare, l’Istituto viene esteso ai lavoratori maggiormente esposti a rischio di infezione da Coronavirus, ad esempio i soggetti:
- immunodepressi;
- con patologie oncologiche;
- già sottoposti a terapie salvavita.
Ovviamente, questo diritto è valido solamente se la natura della mansione svolta dal lavoratore si presti alla modalità di lavoro agile.
L’articolo 263, invece, introduce un’altra importante novità, questa volta riguardante i lavoratori delle amministrazioni pubbliche: fino al 31 dicembre 2020, le pubbliche amministrazioni potranno erogare servizi attraverso la flessibilità dell’orario di lavoro e la programmazione di appuntamenti con i propri utenti, anche attraverso soluzioni digitali e non in presenza.
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