E’ pubblicato, sul sito del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il decreto interdirettoriale n. 118/2023, con il quale è stata approvata la modulistica relativa al procedimento di individuazione dei progetti di recupero ammissibili al “social bonus” e quella relativa alla rendicontazione delle spese sostenute dagli Enti del Terzo Settore con le donazioni erogate a sostegno degli stessi progetti.
A breve sarà attivata anche la piattaforma per la presentazione della modulistica appena approvata dal Ministero.
Il social bonus
Il social bonus, articolo 81 del Codice del Terzo settore, consiste in un credito d’imposta pari al 65% delle erogazioni liberali in denaro effettuate da persone fisiche.
Il bonus:
- spetta alle persone fisiche e agli enti non commerciali nei limiti del 15% del reddito imponibile e ai titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui;
- è ripartito in tre quote annuali di pari importo;
- a condizione che le erogazioni liberali siano effettuate esclusivamente mediante sistemi di pagamento tracciabili. La causale del pagamento deve contenere il riferimento al social bonus, all’ente del Terzo Settore beneficiario e all’oggetto dell’erogazione.
Per essere agevolate, le erogazioni devono essere erogate a sostegno di progetti presentati da Enti del terzo settore (ETS) e finalizzati al recupero degli immobili pubblici inutilizzati e dei beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata assegnati ai suddetti enti del Terzo settore. Immobili utilizzati esclusivamente per lo svolgimento di attività di interesse generale. Attività eseguite con modalità non commerciali, anche al fine di valorizzare in modo adeguato i beni culturali e ambientali.
Utilizzo del credito d’imposta social bonus
Le persone fisiche e gli enti non commerciali utilizzano il credito d’imposta social bonus a decorrere dalla dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui è stata effettuata l’erogazione liberale.
Per gli imprenditori il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione attraverso modello F24 (articolo 17 del Dlgs n. 241/1997), presentato mediante i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di effettuazione dell’erogazione liberale.
Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di fruizione dello stesso e in quelle relative ai periodi d’imposta successivi. Fino a quando se ne esaurisce la fruizione.
Il bonus in parola non è tassato. Infatti non rileva ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap. Inoltre, non si applicano il limite annuale per l’utilizzo dei crediti d’imposta pari a 250mila euro (articolo 1, comma 53 della legge n. 244/2007) e il limite generale di 2.000.000 di € applicabile alle compensazioni (articolo 34 della legge n. 288/2000).
Social bonus. Pronta la modulistica per i progetti agevolabili
Riprendendo quanto detto in premessa, con il Decreto interdirettoriale n. 118 del 7 luglio 2023 (file pdf) è stata adottata la modulistica relativa al procedimento di individuazione dei progetti di recupero ammissibili al Social Bonus nonché quella relativa alla rendicontazione delle spese sostenute dagli Enti del Terzo Settore con le risorse finanziarie acquisite mediante le erogazioni liberali effettuate a sostegno dei medesimi progetti. Ciò in attuazione degli articoli 8, comma 3, e 10, comma 2, del Decreto interministeriale del 23 febbraio 2022.
Dal Ministero competente fanno sapere inoltre che a breve sarà disponibile la piattaforma informatica mediante la quale gli enti beneficiari potranno presentare, alle scadenze normativamente previste, cioè entro il 15 gennaio, il 15 maggio e il 15 settembre di ogni anno, l’istanza di partecipazione. A tal fine dovrà essere utilizzata la relativa modulistica appena approvata e a disposizione nella pagina Social Bonus.
Riassumendo…
- Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha pubblicato la modulistica per la presentazione dei progetti potenzialmente ammissibili al social bonus;
- il social bonus spetta ai soggetti che sostengono i progetti di ristrutturazione di immobili pubblici inutilizzati o confiscati alla criminalità, assegnati ad un ETS;
- a breve sarà attivata anche la piattaforma per presentare la documentazione richiesta dalla legge.